Conclusa la prima edizione di Slow Food Day Sicilia. L’evento si è
tenuto Petralia Soprana.

Annunciato dal portavoce di Slow Food Sicilia Gugliotta l’istituzione
del gran tour delle isole di montagna.  Nasce il piatto identitario
del borgo di Petralia Soprana che si chiama “neve di primavera”. Il
sindaco Macaluso aggiunge la bandiera di Slow Food a quella dei Borghi
più belli d’Italia.

Petralia Soprana, 3 giugno 2019 – Il Borgo più bello d’Italia saluta
Slow Food. Si è chiuso con entusiasmo il primo Slow Food Day siciliano
che ha celebrato l’abbraccio dell’organizzazione Slow Food Sicilia con
l’associazione I Borghi più belli d’Italia. Un connubio vincente che
parte da Petralia Soprana e continuerà in tutta la Sicilia.

L’appuntamento si è chiuso con l’istituzione della “comunità” di
Petralia Soprana e la relativa consegna della bandiera di Slow Food e
l’annuncio di tre nuove azioni che saranno messe in campo da Slow Food
Sicilia. Si tratta: del gran tour delle isole di montagna, i treni del
gusto e i mercati della terra. Tre idee illustrate dal portavoce
regionale Saro Gugliotta a conclusione del convegno dal tema: “Le
colture resilienti nei Borghi più belli d’Italia” che ha visto la
presenza anche dell’assessore regionale all’agricoltura e allo
sviluppo rurale Edgardo Bandiera che ha messo in evidenza l’importante
ruolo dell’agricoltura nel modello di sviluppo della Sicilia.

“Il turismo da solo non basta – ha detto l’assessore Bandiera.
Bisogna puntare sull’agricoltura di eccellenza legata ai territori e
alle colture salutistiche all’interno di una rete tra produttori che
possano sfruttare il brand made in Sicily che oggi è più forte di
quello Italia e in questo senso – ha annunciato l’assessore – sta
lavorando il governo regionale”.

Sull’agricoltura resiliente e sui prodotti autoctoni d’eccellenza
punta anche Slow Food Sicilia che ha già sottoscritto con lo speciale
club de I Borghi più Belli d’Italia in Sicilia un accordo per la
nascita di nuove comunità Slow Food tra le quali quella di Petralia
Soprana.

Da ieri quindi tra le bandiere che sventolano nel palazzo municipale
del Comune madonita c’è anche quella di Slow Food. Una opportunità per
il paese auspicata dal presidente del consiglio comunale di Petralia
Soprana Leo Agnello e da Ileana Arceri, in rappresentanza delle
attività ricettive, oltre che dal portavoce dell’istituenda “comunità”
di Petralia Soprana, Gaetano G. La Placa che ha annunciato le 10
varietà di frutti locali più rappresentativi del territorio da
salvaguardare.

Di “agricoltura eroica” ha parlato il fiduciario della condotta Slow
Food alte Madonie Carmelo Giunta facendo riferimento alle colture e
alla cultura della resilienza che contraddistingue chi vive
nell’entroterra siciliano e nelle Madonie.

Una resilienza che per Salvatore Bartolotta, coordinatore regionale de
I Borghi più belli d’Italia, deve passare dal recupero dei centri
storici dei Borghi che rappresentano l’identità del territorio
siciliano.

“I paesi  dell’entroterra – ha evidenziato Pippo Simone vice
presidente de I Borghi più belli d’Italia – hanno diritto di
sopravvivere anche perché rappresentano il fascino dell’Italia
nascosta. Le classi dirigenti non possono consentire la scomparsa dei
borghi che rappresentano la storia viva di un territorio.”

Di mangiare sano e di valore del cibo ha parlato il portavoce di Slow
Food Sicilia Saro Gugliotta che ha definito i borghi come Petralia
Soprana ISOLE DI MONTAGNA al pari di quelle di mare.  Ha anche
evidenziato l’unicità a livello nazionale del progetto che vede
assieme Slow Food Sicilia e I Borghi più belli d’Italia nell’ottica
della valorizzazione dei Borghi anche attraverso i prodotti autoctoni
autentici attrattori di un turismo sostenibile. “ Il connubio tra le
due organizzazioni – ha detto Gugliotta – è quasi naturale perché in
entrambi i casi al centro mettono il territorio e l’uomo. Il cibo per
noi è un atto sociale ed è il nostro valore attorno al quale ruotano i
nostri principi che sono quelli del mangiare “sano” per tutti. Oggi
per Petralia Soprana è un giorno importante perché entra nel circuito
di Slow Food.”

Il portavoce regionale ha quindi consegnato la bandiera al sindaco di
Petralia Soprana Pietro Macaluso che ha espresso parole di
ringraziamento per tutti. “Siamo felici di far parte di Slow Food –
afferma il sindaco Pietro Macaluso – e sono sicuro che la nostra
“Comunità” lavorerà bene con l’obiettivo sempre fisso alla
salvaguardia e alla valorizzazione delle colture locali che
rappresenteranno il nostro territorio e saranno un valore aggiunto per
il Borgo.”

Lo Slow Food Day, organizzato per la prima volta in Sicilia, sono
stati due giorni di festa che hanno trasformato il centro storico di
Petralia Soprana in uno “Slow Food Village” che ha visto la presenza
di ben 24 presidi di tutta la Sicilia. Da Pantelleria a Catania c’era
l’intera Isola con i migliori prodotti certificati Slow Food. Un vero
record.

Il programma prevedeva anche la presentazione del “piatto del borgo”
che doveva avere delle precise caratteristiche legate ai prodotti
usati, alla storia e alla stagionalità al fine di essere riconosciuto
identitario del Borgo di Petralia Soprana. La preparazione è stata ad
opera dello Chef Satyavan giri che ha presentato il suo “neve di
primavera” realizzato con tagliatelle di grani antichi, ceci,
finocchietto, cipollotti, ricotta fresca, mandorle, olio e sale.