“I lavori sulla A19 devono essere completati entro sei mesi su turni h24”.
Alza la voce l’ Assessore alle Infrastrutture Marco Falcone. Punto della discordia i lavori a rilento e a singhiozzo sulla A19 Palermo – Catania. “I cantieri in autostrada non posso durare 24 o 36 mesi. Tutti i lavori devono essere aperti e chiusi al massimo in sei mesi e gli addetti devono lavorare 24 ore 24 su tre turni da 8 ore. La Regione non è disposta a sopportare ulteriori disagi”.
Dalla telefonata fatta all’Amministratore delegato di Anas Massimo Simonini, Falcone ha ribadito a chiare lettere quanto già scritto mesi or sono in una nota ufficiale del Presidente della Regione Nello Musumeci circa le modalità di espletamento dei lavori, la loro urgenza e indifferibilità. Una precisazione resa necessaria dal caos di ieri lungo l’autostrada A 19 in ingresso a Palermo dove, a causa di un cantiere nel quale non si lavorava per effetto della giornata festiva, il traffico è letteralmente impazzito con la formazione di lunghe code.
“Da Anas abbiamo ricevuto rassicurazioni circa un intervento nei confronti di chi di dovere. Il cantiere dovrà essere trasformato al più presto secondo le modalità indicate dalla Regione. Per la prossima settimana abbiamo concordato una conferenza di servizi che serva a verificare l’attuazione di quanto concordato”.La modifica dei turni di lavoro in cantiere dovrà, comunque, avvenire prima della conferenza di servizi che dovrà, invece, verificare l’avvenuto ripristino delle condizioni di viabilità. Un problema non indifferente ove le cause possono essere molteplici e sopratutto snervanti per gli automobilisti che, per effetto degli spostamenti devono sempre raggiungere le località in tempi utili, visti i tenori di vita di ogni cittadino.