Festival delle birre artigianali dal 6 al 9 giugno a Palermo.
Birre “salate”, birre alla menta, birre alla zagara o affinate in barrique, birra al rabarbaro o alla fragola, birra dell’angelo e birra del diavolo. Per appassionati e non solo.
Alzi la mano chi sa cosa è mai una Gose. Se appartenete alla categoria degli estimatori degli Homebrewer, avete risposto: la Gose è una birra salata e non è un’invenzione dei nostri giorni ma una birra prodotta già fin dal I secolo d.C., in seguito rimasta nella zona della Bassa Sassonia dove di tanto in tanto è apparsa ad opera di mastri birrai amanti di questo gusto strano, dato da sale e coriandolo. Ma il Beer Bubbles andrà ancora più in avanti e presenterà una Gose… alla menta, proposta da quegli innovatori straordinari che sono i novaresi Croce di Malto. E non saranno di certo i soli a stupire: il festival palermitano – in programma da giovedì 6 a domenica 9 giugno – riunirà il suo pubblico attorno ad un bicchiere di IPA o di APA, con i baffi colmi di schiuma. Insomma, appassionati e profani della birra … preparatevi. Perché non riuscirete ad assaggiare tutte le birre, ma ci potrete sicuramente provare. La sfida è aperta. I birrifici artigianali sono addirittura trenta da tutta Italia, con chicche provenienti da tutto il mondo: c’è una vellutata birra alla zagara, una Sgagnamanuber Heller Bock di nuova generazione e una blackberry IPA affinata in barrique di Pineaut Des Charentes. Ma queste sono soltanto alcune, i tipi di birra da gustare superano i duecento, spillati direttamente nel bicchiere ecofriendly/gadget che resterà come ricordo (costerà 2 euro, ma è riutilizzabile ad ogni “bevuta”). Sull’asse di via Maqueda che guarda verso la Stazione – dai Quattro Canti a via Torino – saranno allestiti gli spazi dedicati ai birrifici e alcune postazioni food (anche qui, ci sarà l’imbarazzo nella scelta, perché si sa la birra va su tutto …, ma quello che conta è l’abbinamento. Che può essere con il maialino nero dei Nebrodi, con la crispella catanese, il Lampredotto fiorentino o uno Zichinì eritreo… non è necessario scegliere, la serata è lunga e si possono provare tutti), senza tralasciare le aree destinate ai concerti. I birrifici saranno dunque trenta: undici arrivano dalle tre punte della Sicilia, tre laziali e tre lombardi, due piemontesi e altrettanti umbri, uno ciascuno per Abruzzo, Molise e Toscana. Più gli stranieri. Eccoli: Alveria (Siracusa), Ballarak (Palermo), Bruno Ribadi (Cinisi), Epica (Sinagra), Ingargiola (Mazara del Vallo), Malarazza (Siracusa), Vespri (Altavilla Milicia), Yblon (Ragusa), 24Baroni (Sperlinga), Kottabos (Rocca di Caprileone), Rock Brewery (Brolo), La Casa di Cura (Teramo), ‘A Magara (Catanzaro), Foglie d’Erba (Udine), East Side (Latina), Jungle Juice (Roma), Pontino (Latina), Birrificio Italiano (Como), Birrificio Lambrate (Milano), Manerba (Manerba sul Garda), La Fucina (Isernia), Cane di Guerra (Alessandria), Croce di Malto (Novara), Chianti Brew Fighters (Siena), Birrificio Perugia, San Biagio (Umbria). Gli internazionali: la scozzese Brew Dog, più uno spazio per i Beer firm (ovvero chi inventa una nuova ricetta di birra ma la fa realizzare tramite un birrificio) e quindi Okorei (Napoli), Cauldron, Birra Strammusa, The BrewBrothers, 56 Craft Beer e AviamBrewing. E per le birre in lattina (ovvero le can).
Per i punti food, ecco invece Il Vecchio Carro (panino porchetta dei Nebrodi), Oro dei Nebrodi (arancino nero), Antico Forno Valenti (sfincione bagherese), Carni Requireez e Targia (Pulled & Pork), Ape’n bar, Mignòn (rosticceria mignon), Unto (panini e hot Dog), Sikulo (gelato artigianale con l’ape), Francesco Lelio (street food), Bracevia (arrosticini abruzzesi di carne di pecora), Sciatu Mio (Lampredotto), Zighini (cucina tipica eritrea), Siam Thai Food (cibo Thai), Dainotti’s (griglia), Crispelleria Cordai (crispelle catanese).
L’ingresso al festival e ai concerti è libero. Si pagherà la birra consumata: 10 euro un litro, 2 euro 20cc e 4 euro 40cc. Terradamare sta organizzando una visita guidata alla scoperta dei siti dell’antico quartiere ebraico per venerdì 7 giugno. Focus su Palazzo Marchesi con l’antico Miqweh e l’Archivio storico comunale, apertura in notturna da venerdì a domenica, di Palazzo Sant’Elia che ospita in questo momento diverse esposizioni fotografiche e una grande collettiva di arte cinese. Contributo e prenotazione www.terradamare.org
All’interno di Beer Bubbles sarà anche presentato il progetto Linea Birra dell’Università degli Studi di Palermo. Sono previsti sei laboratori durante il Beer Bubbles a Palazzo Sant’Elia: parteciperanno i birrai del festival, che offriranno la loro esperienza e faranno conoscere ai corsisti le punte della produzione nazionale. Un viaggio dalla punta all’altra del Regno Unito per raggiungere, come ultima meta, le coste dell’Oceano Pacifico con in mano una Fruit Ale al rabarbaro e fragole. Ma sarà soltanto una delle experiences proposte durante i laboratori di Beer Bubbles, incentrati soprattutto sulle birre artigianali italiane (in degustazione ce ne saranno 22), tra stili tradizionali, reinterpretazioni, note acide, aspre e selvagge. E, anche se sembra incongruente, strano e quasi impossibile, il mondo della birra e quello del vino si incontreranno, con un focus particolare proprio sulla Sicilia, scoprendone la realtà brassicola che, dopo un avvio sottotono, adesso marcia spedita e supera altre regioni italiane. Senza contare il Progetto Birra promosso dal Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agroalimentari.
#BeerBubbles #ChiediamoSchiuma
BEER BUBBLES è organizzato da Bauhaus Ev, in collaborazione con Extra Hop, con Official Carrier Trenitalia. Patrocinio di ARS, Assessorato Regionale al Turismo, Cronache di Gusto, ‘t Kuaska Instituut, STAL – Scienze e Tecnologie Agroalimentari, MoBi – Movimento Birrario e Trinacria Homebrewers. Numerosi gli sponsor che hanno sposato l’iniziativa che è già alla sua quarta edizione: Gambino Moto, Sabrinella, Wall Street, Iam Pizza, Abitare – Viale del Fante, Casa Stagnitta, Prezzemolo&Vitale, Salmoriglio. PARTNER: Azzizzart, Maqueda Città, Cooperativa Terradamare.