Finalmente abbiamo appreso  verso dove veleggia la sanità madonita: un polo geriatrico e un centro di procreazione medicalmente assistita- PMA. Questo il futuro auspicato dai vertici aziendali con una intervista rilasciata alla terza rete Rai di qualche settimana fa.. Questo significa che il nostro territorio sarà terra ospitale per chi pensa ad un concepimento assistito e quindi la prima cellula di un futuro essere umano troverà qui accoglienza, solo la prima cellula o poco più, perché poi le coppie torneranno alla  propria residenza, in tutta la Sicilia, almeno così  si auspica!

Il futuro del nostro territorio comprende anche un polo regionale geriatrico con residenza sanitaria assistita e riabilitazione. Insomma, se non fosse sufficientemente chiaro,sulle madonie troverebbero posto i nuovi concepiti per un soggiorno  toccata e fuga e, sicuramente, un soggiorno eterno per chi vi verrà a morire, amorevolmente assistito, non dai familiari , ma da una struttura pubblica.

Servizio impeccabile. Se non fosse che, per i pochi eroici madoniti rimasti sul territorio,nella fascia di età che va dal concepimento alla demenza senile,  tartassati da tasse inique, vedi tari ( mai ridotta nonostante la raccolta differenziata), da tasi, da irpef varie, da luce e gas alle stelle per i rigidi inverni, da una politica locale inefficace e inefficiente , se non per i  piccoli interessi personali e di pochi amici, da una oppressione di poteri definiti forti e di stampo mafioso, in questo territorio abbandonato a se stesso e senza futuro, dove curarsi è diventato un lusso che pochi possono permettersi potendo ricorrere alla sanità privata,  l’unica  possibilità di sopravvivenza sarà emigrare in Patagonia o in Svizzera, e tornare da vecchi, rimbambiti e felici, per morire in santa pace  nell’ospedale di Petralia che l’azienda ha  loro destinato.

Per morire finalmente nella propria terra.

Non sembri surreale questa descrizione. E’ l’idea di sanità che l’ ASP 6 ha concepito per questo territorio. Surreale e fantasiosa.  E così disattenta ai reali bisogni della nostra gente. Di cui nessuno sembra occuparsi seriamente, impegnati come sono a curarsi di loro stessi.

Un utente  indignato e disilluso.