Polizia di Stato e Carabinieri hanno eseguito una Ordinanza di Custodia Cautelare Domiciliare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, d.ssa Sala, su richiesta dei PP.MM., d.ssa Perricone e dr. Brandini, nei confronti del 24enne brindisino, Pompei Cristiano, residente a Bonagia, già gravato da specifici precedenti di polizia. Ad eseguire il provvedimento e svolgere le indagini poliziotti della sezione “Investigativa” del Commissariato di P.S. “S.Lorenzo” e Militari della Stazione Carabinieri “Palermo Crispi”.

Pompei dovrà rispondere di una trentina di truffe aggravate, pensate e concretizzate nei confronti di anziane ed anziani, raggiunti nel loro domicilio quando la loro condizione di fragilità, se possibile, era ancor più acuita dall’assenza di congiunti.

Polizia di Stato e Carabinieri hanno lavorato gomito a gomito per identificare il truffatore e non sarebbe potuto essere altrimenti alla luce del laborioso e composito quadro indiziario che le Forze di Polizia si sono trovate a dovere ricostruire: si tratta, infatti, di una trentina di episodi di truffa realizzati in condomini localizzati nelle più diverse e distanti aree geografiche cittadine e, soprattutto, denunciate spesso non nell’immediatezza ma a distanza di qualche giorno, talvolta alla Polizia di Stato, in altre circostanze ai Carabinieri.

Il brindisino, trapiantato nel capoluogo, pur recitando sempre la stessa parte, lo faceva con consumato mestiere, tanto da trasmettere credibilità e fiducia nelle vittime, colpite con impressionante regolarità in un arco temporale che va dall’agosto 2018 al marzo 2019.

Le investigazioni hanno tratto origine dall’acquisizione di due distinte denunce sporte a Carabinieri e Polizia da parte di anziani, rimasti vittime di truffa ad opera di un sedicente operatore Enel che, fingendo di dover riscuotere degli emolumenti per la regolarizzazione della fornitura di energia elettrica, si impossessava, ogni volta, di importi di 300,00 euro, circa.

Tale dinamica, sostanzialmente immutata, sarebbe stata replicata nel corso di tutte le altre truffe.

Nel corso di due irruzioni in domicili, propedeutiche alla solita truffa, si è invece configurato il furto in abitazione di cifre ingenti, circa 2700,00, sottratti da Pompei, dopo avere approfittato di momenti di distrazione delle vittime.

Attraverso accertamenti di natura info-investigativa e, in specie, sfruttando le banche dati in uso alle Forze di Polizia, tra cui il Sistema Sotto Aanagrafico del Ministero dell’Interno, contenente le riproduzioni fotosegnaletiche di pregiudicati in ambito nazionale, gli investigatori del Commissariato di P.S. “S.Lorenzo” sono addivenuti all’identità di Pompei, corrispondente come effige al reo immortalato dalle immagini di sorveglianza di uno degli episodi in contestazione. Parimenti, i Militari della Stazione “Palermo Crispi” sono giunti all’identificazione del presunto truffatore attraverso un’utenza mobile risultata intestata proprio al Pompei ed utilizzata per contattare una delle vittime durante la finalizzazione del progetto criminoso.

Il materiale probatorio raccolto da ambedue le Forze di Polizia ha consentito di sviluppare sostanzialmente due filoni di indagine paralleli con la raccolta di episodi criminosi distinti che sono stati addebitati al Pompei sulla scorta dell’esame delle immagini di videosorveglianza dei condomini ove lo stesso autore si presentava al cospetto delle vittime per raggirarle e sulla base delle analisi dei tabulati telefonici delle utenze mobili riconducibili all’indagato.

Il lavoro sviluppato è confluito in un unico procedimento penale, coordinato dall’Autorità Giudiziaria che ha disposto il provvedimento restrittivo oggi eseguito, congiuntamente, da Polizia di Stato e Carabinieri.   

Anche alla luce dei numerosi episodi descritti, si invitano i cittadini ed in particolare coloro i quali vivano da soli in casa, a non consentire l’accesso alle proprie abitazioni a sconosciuti che si accreditino dipendenti di enti o società erogatrici di servizi, senza averne preventivamente verificato la legittimità. In tal caso ed in altre situazioni sospette, si suggerisce di informare tempestivamente le Forze dell’Ordine attraverso le linee di emergenza “113” o “112”