Bedda Sicilia è il nuovo lavoro discografico delle Matrioske.

Nel disco Bedda Sicilia le Matrioske suonano il loro repertorio più vicino alla tradizione siciliana in versione orchestrina folk con 8 brani che accompagnano altrettante caratteristiche danze ancora oggi ballate in Sicilia.

Il disco rappresenta la vivacità del patrimonio coreutico siciliano nel quale si esprimono con semplicità i colori schietti e decisi e le vicende storiche di una terra dal fascino inesauribile.

Gli strumenti del dinamico quartetto siciliano (violino, fisarmonica, chitarra, organetto, tamburi a cornice) si fondono in un dialogo essenziale che accompagna in maniera fluida i passi di danza.

In copertina lo splendido murale di Igor Scalisi Palminteri che, con la sua versione moderna della Santa Rosalia patrona di Palermo, bene rappresenta lo spirito di rinnovamento della tradizione che anima da sempre le scelte artistiche della band.

Dopo anni in cui hanno esportato queste loro versioni delle danze siciliane suonando e tenendo laboratori in importanti festival e rassegne folk (Sponzfest, Radicazioni, Zingaria, Folkarria), il disco regala circa mezz’ora di repertorio da ballo agli appassionati vecchi e nuovi.

Il ritmo e la facilità d’ascolto, si presentano come caratteristiche del disco fin dal primo brano, Polka, con violino e chitarra che danno vita ad un crescendo ed un susseguirsi di temi arrangiati sempre in maniera diversa: il clima di rumorosa festa ed energia tutta sicula comincia da qui.

Le montagne delle Madonie sono protagoniste grazie alle loro danze ancora oggi vitali o di recentissimi ricordi storici quali la Sciatamarra (deliziosa forma di mazurka figurata), lo Scotis di Caltavuturo (suonato al banjolino, strumento ibrido un tempo diffuso sull’isola) e lo Scotis di Geraci, unico inedito del disco scritto e arrangiato nel solco della tradizione, già disponibile all’ascolto sul canale youtube della band.

Dalla provincia di Enna arriva la Musetta (polka di Troina), polka figurata ballata e amata dagli abitanti di Troina e di tutta la provincia di Enna.

Della provincia di Messina sono invece Spunta lu suli (in versione valzer, ma con originali influenze sudamericane)e soprattutto le passate che compongono la danza che più di ogni altra esprime la radice della tarantella siciliana: ilBallettu + Novena di Castanea, eseguiti alla zampogna dall’ospite e polifiatista Antonio Putzu, eccellenza del panorama musicale siciliano.

Come in ogni festa siciliana che si rispetti, è la Contraddanza a chiudere il disco, ovvero una quadriglia “cumannata” dal bastuneri, sapiente “mastru ri ballu” che, in un esilarante siculo-francese maccheronico, scandisce l’andamento della danza.

La prossima release della band è già in lavorazione e sarà un disco dalla forte identità “matrioska” composto interamente da brani originali pensati per le danze siciliane e del bal folk frequentato dalla band.


sito internet: www.lematrioske.com