Gabriele Nunzio Gallì ha conquistato la vetta dell“Everesting 8848” ed in attesa dell’omologazione il suo nome sarà scritto nella Hall of fame. L’impresa è iniziata giovedì 20 giugno alle ore 18,05 da Via Bonanno a Palermo direzione santuario Santa Rosalia a Monte Pellegrino e finisce l’indomani, venerdì, alle ore 15,00 dopo aver pedalato per ben 21 ore e aver fatto il percorso 26 volte, tante quante ne servivano per raggiungere la quota dell’Everest. Non contento, Gabriele, ha fatto altri 2 giri per un totale di 10.028 mt di dislivello, in 23 ore nette, superando così abbondantemente la vetta del Monte più alto del mondo. Il Gallì è stato supportato dai compagni di squadra, che a turno gli tenevano compagnia durante le svariate salite e seguito costantemente dall’ammiraglia offerta dalla GiBi Auto S.p.A guidata per lintera prova dal nutrizionista della Sport&nutrition, Fabrizio Cavaliere. Al traguardo erano tutti lì per festeggiarlo e congratularsi per l’impresa, che è stata frutto di mesi di duro allenamento. Dal Presidente della CO2 Madone Team, Massimiliano Di Marco, al compagno di squadra nonchè sponsor con la propria ditta CO2 Bike, Salvo Cosentino, entrambi partecipi con lui in alcune salite ed ancora il rappresentante dello sponsor GiBi Auto S.p.A Ford Palermo, Ubaldo Priori, il Biomeccanico Leonardo Giordano, ma soprattutto, la moglie, i figli, i compagni di squadra e tantissimi amici ciclisti e non ma comunque appassionati che hanno seguito l’impresa. Ciliegina sulla torta per i figli ai quali ha voluto regalare questo ricordo nel giorno del loro undicesimo compleanno.


Gabriele Nunzio Gallì: Quante emozioni si hanno ad ogni gara e se questa è individuale la sensibilità aumenta, poi succede che un paio di settimane prima dell’evento cominci a dire agli amici che ti farebbe piacere un pò di compagnia nella tua impresa della presunta durata di 22 ore, su e giù per uno dei promotori più belli al mondo, palestra a cielo aperto per i ciclisti palermitani che a pochi passi da casa si ritrovano una salita di 7,5km con pendenza media del 6%. Le risposte spesso evasive non fanno presagire bene, giustifichi perché l’impegno è comunque alto e soprattutto hai scelto una giornata lavorativa. Vabbè farò a meno come per altri lunghi allenamenti. Appuntamento alle 17 alle pendici e partenza alle 18. Mi presento ed appena svoltata la curva mi ritrovo un fiume di gente. Amici ciclisti e non, emittenti televisive, i miei genitori. Il seguito è emozionante dalla prima all’ultima salita, mai solo durante ogni ora, e sempre più gente ad incitarmi, ad attenderli in cima ad ogni salita. L’atmosfera è magica, la frescura, le luci del santuario, la quiete nonostante la folla. È così per 21 ore. L’alternarsi di momenti caotici con tanto seguito a momenti di assoluta pace con l’intimo amico e compagno di tanti allenamenti Gianni Tarantino. Chi mi segue mi ringrazia per lo stimolo offerto a superare il proprio limite. Chi non ne aveva mai fatte 3 chi 5 e così via dicendo. Insomma infinite emozioni. L’ingresso al santuario fino alla Santuzza in sella alla bici con la benedizione di don Gaetano, sacerdote speciale per la sua disponibilità, gentilezza, iniziativa e la posa del casco all’interno della teca, avrebbe emozionato il più ateo dei ciclisti. Ero talmente pieno di gioia alla prima salita, che avrei potuto accontentarmi non facendone altre. Invece salita dopo salita, un numero indefinito di amici che con battute, aneddoti vissuti insieme e non, le mie stesse barzellette, hanno trasformato le ore in minuti, le salite in pianure. Amici venuti da lontano in bici per fare qualche salita e andati via nella notte fonda in bici, amici che non avrebbero dovuto nemmeno pensarci a salire in sella, mi hanno accompagnato nelle ore più dure sotto un sole cocente e temperature di 38°C e fino alla fine per gioire con me, amici che si sono presentati e prestati a qualunque impiego all’occorrenza con una disponibilità disarmante, le sincere parole di chiunque ……l’ho letto nei loro volti sempre sorridenti al pari del mio. Mia moglie….inossidabile, i miei figli nel giorno del loro compleanno, i miei genitori con i loro acciacchi e le loro difficoltà. Cosa si può desiderare più che il constatare che chiunque presente in quella circostanza ti vuole bene? Everesting conquistato o i 10.000m dsl+ tanto ambiti sono stati solo il pretesto per coronare la consapevolezza dell’affetto della mia città.