Alla presenza del Sindaco  Magda Culotta,l’Assessore Alessandra Musotto e i ragazzi del servizio civile, si è svolta la breve cerimonia per l’esposizione permanente dei pannelli descrittivi delle Torri costiere di Finale.

Dopo la pubblicazione del libro “Il percorso delle torri” avvenuta il 16 luglio 2016, non pensavo alla genialità di un’ideaatta a dare senso e importanza a un lavoro certosino che ho dedicato alla comunità. Nonimmaginavo di vivere un sognoche consiste nel voler valorizzare il contenuto della ricerca sulle torri che mi è costata fatica e sacrificio. Un documento informativo che ha ripreso vita grazie alla lodevole iniziativa dei giovani del servizio civile di Finale, ragazzi volenterosi che amano Finale e i segni della sua storia. Il tutto nell’ottica di una sensibilità a favore della comunitàe a servizio dei villeggianti ed escursionisti che vogliono conoscerela storia e il significato delle nostre strutture architettoniche.

Le torri hanno, sicuramente, valenza didattica e turistica. Il libro, infatti(che secondo me vale la pena leggere), permette di approfondire le conoscenze sulle torri esistenti nel nostro territorio: un valore aggiunto alla ricchezza storica dell’ambiente che ci circonda. Un patrimonio culturale il cui significato storico, fino a poco tempo fa, era sconosciuto. Oggi, fortunatamente, è diventato una fonte di sapere a disposizione dei giovani studenti e dei ragazzi, a servizio della comunità, per meglio presentare le storiche architetture ai turisti in quanto fruitori.

E’ già importante affiggere le notizie storiche che i ragazzi del servizio civile hanno preparato nell’unica torre fruibile (la Torre del Marchese). Diventerà altrettanto importante leggere le notizie storiche specifiche in una bacheca fissata in prossimità di ogni torre.Scrivevo all’interno del libro “Un bene non è tale se non è fruibile”.Questa frase dimostra che il cammino verso la notorietà delle rimanenze storiche è in corso, non ha raggiunto il traguardo, ma sono sicuro che, prima o poi, fisserà la bandiera con la scritta “fine del percorso” e con l’aggiunta personale dell’avverbio, con tono esclamativo, FINALMENTE…!Questa non è una retorica vuota, ma, approfittando di questa significativa occasione, vuole essereuna considerazione propositiva a favore della comunità.

Mi piace ricordare, infine, che tutto è cominciato grazie al finanziamento dell’Amministrazione comunale che ha incoraggiato l’iniziativa e apprezzato il lavoro di ricerca portato a termine per fini sociali e non personali.

Mi auguro, che questa presentazione sia considerata come un’altra preziosa “goccia” che si aggiunge al grande contenitore dell’offerta turistica e culturale dell’intera comunità pollinese.

Io, da semplice cittadino, modestamente, penso di aver dato un contributo di crescita alla storia della nostra borgata anche con la pubblicazione del libro “Finale, la sua storia”,un contributo culturale  e un arricchimento a favore della realtà storica del nostro territorio. La realizzazione delle opere e le loro pubblicizzazioni sono, invece, compiti degli organi competenti la cui sensibilità è sicuramente credibile.

Lucio Vranca