Prima di scrivere, nei social…pensa!

Sta accadendo sui social e i media in generale, esattamento quello che non volevamo accadesse, ossia che la morte di un giovane uomo, dell’arma dei carabinieri divenisse occasione per alcuni di uscire fuori con commenti, sproloqui, riflessioni poco consoni a qualcosa di tremendo che è stato l’accaduto, per le circostanze e modalità.
Certamente ci sono contorni alla vicenda che sono poco chiari, ma che non stà a noi semplici cittadini giudicare,come se fossimo degli investigatori e giudici.
Urge maggiore rispetto dinnanzi al fatto prima di tutto umano che è la morte di un uomo, in servizio, mentre svolgeva il suo lavoro.
Abbiamo sentito in questi giorni cattiverie di ogni genere tipo la riflessione dell’insegnante che non vogliamo neanche ripetere e commentare, perchè proprio non si può sentire, gente che prima ancora del fermo dei due giovani americani si pronunciava, per la presunta responsabilità di ragazzi di colore, facendo serpeggiare atteggiamenti di odio e razzismo, ancora c’è chi si diverte ad usare la nazionalità per incendiare pensieri di cattivo gusto.
L’immagine del ragazzo interrogato con gli occhi bendati, ci ha lasciato increduli a tale scena, indipendentemente dalla presunta colpevolezza.
Il fatto accaduto è grave, come è grave la morte di qualunque uomo ucciso da un’altro uomo, e non solo fisicamente, ma tutte le volte che giriamo la testa facendo finta di non avere capito cosa è accaduto, mentre qualcun’altro stà abusando dell’altro fisicamente, mentalmente etc.
Nel De Officis, opera morale più letta e discussa nell’antichità, Cicerone scriveva, che colui il quale avendo testimonianza di un fatto illecito, se non lo denuncia è colpevole tanto quanto l’esecutore, dunque lealtà ed onestà sono intrecciati, ma attenzione denunziare un fatto non significa ricamarci sopra pensieri ed opinioni personali.
“Un autentico cretino, difficile a trovarsi, in questi tempi, in cui i cretini si camuffano da intelligenti”frase tratta dal libro il ladro di merendine di Camilleri.
Mentre impazza nella rete lo sfogo umano, in molti casi per le cose dette, scopriamo davvero di avere a che fare con molti “cretini”.
Camilleri scriveva “leggere i giornali tutti i giorni spesso è più avvincente di leggere dei romanzi, si hanno storie vere e presunte tutti i santi giorni”.
Dobbiamo imparare ad essere più rispettosi degli eventi, l’uomo intelligente tace nei momenti in cui occorre tacere, parla quando è giusto parlare.
I social stanno diventando una carta in cui con troppa facilità, la gente vuole lasciare un segno senza capire esattamente quello che dice e le conseguenze di ciò che dice, attenzione, dobbiamo recuperare alcuni valori, l’onestà intellettuale, prima di tutto la capacità di tacere quando le cose non sono chiare.
Come diceva una canzone, prima di scrivere….pensa!nessuno può pretendere dopo avere diffuso un pensiero, di cacciarlo via o ucciderlo come fossero mosche…attenzione responsabilità!