Il divano della vergogna…16 giorni in bella vista…quel galantuomo che l’ha messo lì se la ride! Nessuno segnala!

Succede a Palermo, quello che lascia perplessi davvero, per non dire sgomenti è questo stato generale di rassegnazione ad una condizione di superficialità che aleggia come nuvola su ogni cosa, dai servizi, l’espletamento etico delle professioni, la politica, il rispetto dell’altro, l’attenzione al bene comune e alla cosa pubblica.
Nei mesi passati si era parlato a lungo nella capitale, Palermo, dell’emergenza rifiuti, che coincide poi non si sa come mai, ne perchè con l’approssimarsi dell’estate, ossia proprio nel periodo in cui le temperature alte creano disagi sanitari di varia natura, lo scarseggiare delle risorse idriche e gli odori nauseabondi del non pulito si diffondono veloci tanto quanto quelli della zagara e del gelsomino.
Città invasa da turisti, che poverini in molte circostanze si saranno domandati se il palermitano ha mai conosciuto il senso civico e rispetto dell’ambiente.
Diamo troppo spesso la colpa ai referenti istituzionali dei dissservizi a cui sotto i nostri occhi siamo sottoposti , ma è pur vero che molta responsabilità c’è l’ha anche il semplice cittadino, assolutamente irresponsabile, male educato, irrispettoso del bene comune.
Qualunque cittadino riversi nei marciapiedi, divani, poltrone, mobili, lavatrici e quanto altro ancora, abbiamo tutti visto accumulati in città, è proprio un essere indegno che andrebbe davvero perseguito penalmente per il danno enorme che arreca alla collettività, è uno che proprio non sa ne leggere ne scrivere, un somaro in regole di cività e convivenza che sdegna.
Ma accanto a questo fantomatico incivile, ci sono tutti quelli che pur vedendo i disservizi non fa nulla per porre rimedio agli scempi, non segnala , non rimprovera se vede qualcosa che non và, ancor peggio se fa finta di niente e aspetta che qualcuno lo faccia per lui.
Da settimane in una zona di periferia di Palermo, periferia si fa per dire, perchè la densità di popolazione della zona è altissima, giace in bella vista un divano rosa, circondato da immondizia di ogni sorta che non viene raccolta.
La cosa strana è che i cassonetti antistanti vengono puliti regolarmente, dunque non si comprende come gli operatori non provvedano a smaltire tutto il resto che chiaramente cumulandosi sono diventati sempre di più, quasi a creare una montagnola di rifiuti.
In zona c’è una farmacia, la sede della guardia di finanza, una grande concessionaria di auto, e mi piace pensare che insieme a quel “cretino” che ha buttato quel divano lì, ci abiti in quei palazzi antistanti qualche professionista pensante, qualche brava persona che abbia fatto le dovute segnalazioni a chi di dovere, stà di fatto che da sedici giorni…tutto resta invariato. Bene nella giornata in cui a Palermo si festeggia l’onestà e la legalità ricordando nomi illustri di chi ci ha insegnato il vero senso civico, scrivere due righe di dissenso generale sembrava il minino da fare.
Un’offesa all’intelligenza rimanere in silenzio, se ciascuno facciasse qualcosa, qualcuno diceva non saremmo qua a parlare di cose che sembrano dell’altro mondo.
Nelle nostre madonie tutti i sindaci si sono premurati di fare un’ottimo lavoro con la raccolta differenziata, ritornare in città dopo giorni di aria pura nelle montagne madonite e trovare questo scempio che perdura, angustia i sensi.
Chissà in quanti angoli di Palermo ci sono divani e cose buttate cosi, questi deficenti non lo sanno che esistono le isole ecologiche? Mah, perplessa aspetto che il divano della vergogna venga rimosso, è chissà una bella telecamera messa in zona, visto che solo con la paura alcuni trovano difficoltà a fare certe cose, la vergogna non è un sentimento che appartiene a tutti evidentemente.