Ed il cineteatro Colosseum di Palermo,capitanato dall’instancabile Orazio Bottiglieri, reduce da importanti premi , continua la sua stagione, non si ferma neanche in estate proponendoci uno spettacolo bello e divertente attraverso la compagnia dei Tinti, che di tintu hanno ben poco..sono bravissimi.Però, però forse una cosa di tintu l’anu, ti fanno sorridere, divertire, pensare è poi alla fine riescono sempre a farti uscire la lacrimuccia della commozione. Non c’ è loro commedia in cui alla fine non ti emozioni e senti quella lacrimuccia che ti dice che tutto quello che hai sentito e visto in quell’oretta di spettacolo ti ha toccato qualche corda del cuore. Il teatro bello è questo, è un libro che si apre su una pagina di vita reale, e Anna Palazzolo regista e attrice riesce perfettamente in questo intento, è come se fermasse nella commedia un momento di vita, riesce grazie agli attori che la coadiuvano in questo, a entrare profondamente nella vita di tutti i giorni e a raccontarci qualcosa. Questa volta il tema è l’amore tra due persone non più giovanissime , in crisi, siamo in “casa Chianello” Capita a tutti che nonostante i tanti anni trascorsi insieme arrivi un momento in cui sembra che la coppia non si capisca più, si appesantiscono i dialoghi, si fraintendono le intenzioni, si diventa più fragili ed emotivi. Ci si deve confrontare con il corpo che cambia, le rughe aumentano, non si è più piacenti come quando si è giovani e la paura di non essere più piacenti ci mette sul chi va là, se poi in questo stato di generale fragilità ci mette lo zampino la stupida e cattiva zizzania di qualcuno, la frittata è fatta. Una matassa ingarbugliata di malintesi ed incomprensioni diventa difficile da riordinare. Per fortuna accade sempre o quasi sempre qualcosa che sa rimettere l’ordine, dove c’era il disordine, i sentimenti veri e forti alla fine trionfano sempre, e nonostante gli acciacchi e magari la poca avvenenza fisica dovuta all’età che avanza, l’amore ed il rispetto se ci si è amati davvero trionfano sempre. Sono le stagioni della vita, sono le stagioni dell’amore. Bravi tutti gli attori, ma non possiamo non dedicare due parole per Franco Ganci nelle vesti di Giacomo, spiritoso, energico, padrone di sé in scena ,cosi padrone da sembrare che parlasse di sé stesso, è poi lei nella parte della “curtigghiara” Paola Di Lorenzo, quella che mette zizzania e che forse qualche volta inconsapevolemte mette a rischio seriamente le relazioni tra le persone, ed ancora Francesco Corso e la piccola Alice Sposito. Cara Anna ancora una volta hai colto le stagioni della vita con una delicatezza che solo chi legge l’anima può fare, grazie per questo tuo testo, ci auguriamo che giri nelle sale, applaudita oggi da molti spettatori dell’Auser provenienti da Marineo e Misilmeri, felici di essersi chissà in molti rivisti in questa storia, divertendosi e commuovendosi. Quando raccontiamo qualcosa a qualcuno siamo responsabili di ciò che diciamo, dunque attenzione , il “curtigghio” non è mai positivo!.