La mattina del 25 settembre 1979 un commando di killer corleonesi trucidava davanti la sua abitazione il Dott. Cesare Terranova e la sua scorta, il maresciallo di polizia Lenin Mancuso. L’infame decisione di cosa nostra di colpire il Dott. Terranova si inseriva nella strategia attuata in quell’epoca dall’organizzazione mafiosa, diretta ad eliminare gli esponenti delle Istituzioni che potevano rappresentare un grave pericolo per i suoi traffici illeciti.

Difatti pochi mesi prima era stato ucciso l’onorevole Michele Reina esponente politico di primo piano e il vice questore di Polizia Dott. Boris Giuliano dirigente della Squadra Mobile di Palermo.

Anche nei mesi successivi al delitto, di cui ci occupiamo,sono accaduti altri eventi luttuosi come l’uccisione del Presidente della Regione Onorevole Piersanti Mattarella e il Procuratore della Repubblica di Palermo Dott. Gaetano Costa.

Cesare Terranova era stato un valorosissimo magistrato, impegnato in prima persona nel perseguimento  all’organizzazione mafiosa nel momento in cui le iniziative di contrasto erano ancora  certamente inadeguate a fronteggiare la crescente potenza dell’organizzazione criminale. In un momento in cui Cosa Nostra godeva anche di una certa sottovalutazione, se non compiacenza,  da parte di vasti strati  della classe dirigente e delle istituzioni, Cesare Terranova aveva perfettamente compreso il pericolo per la società civile rappresentato da Cosa Nostra e ne aveva dato prova affrontando con le sue indagini, determinate e incisive, che avevano già da allora compreso la necessità di valutare le azioni criminose in una dimensione unitaria ed estendere le indagini anche agli aspetti di arricchimento economico che costituivano l’obiettivo fondamentale degli esponenti mafiosi e delle loro lotte intestine.

Cesare Terranova era pertanto, fin dagli anni 60/70, diventato un simbolo di contrapposizione alla mafia e di impegno alla legalità. Tale suo impegno era stato alla base della richiesta di dedicarsi alla politica a cui aveva aderito, presentandosi nel 1972 alle elezioni politiche nazionali quali indipendente per il Partito Comunista Italiano.

La sua elezione, confermata nelle successive elezioni politiche del 1976, lo aveva portato adimpegnarsi in Parlamento nella promozione di iniziative legislative volte a rendere più efficaci gli apparati dello stato nel contrapporsi al fenomeno mafioso; impegnato, anche, nell’attività della Commissione Parlamentare Antimafia nella quale era stato uno dei componenti più attivi.

Le due relazioni di minoranza della Commissione antimafia, redatte al termine delle due Legislature delle quali lui è stato uno degli artefici principali unicamente all’Onorevole Pio La Torre, rimangono ancora oggi una fonte preziosa di informazione per coloro che nei diversi ambiti si sono occupati della mafia siciliana negli anni successivi, per la capacità di delineare situazioni e strategie che avrebbero poi ricevuto piena conferma con gli esiti investigativi degli anni successivi.

Al termine del mandato parlamentare nel 1979 egli rifiutò una nuova candidatura e decise di rientrare in magistratura con l’intenzione di occupare il posto di dirigente dell’Ufficio Istruzione Penale, posto strategico per una efficace attività giudiziaria di contrasto alla mafia, quale sarebbe stata poi attuata dal consigliere Rocco Chinnici che ebbe ad occupare tale incarico e che fu asua volta vittima della ferocia mafiosa.

Il ritorno di Cesare Terranova alla Giurisdizione attiva, con la sua pregressa competenza professionale arricchita dalle ulteriori  esperienze acquisite durante l’attività parlamentare, costituiva per cosa nostra un pericolo  concreto ed intenso per la mafia e in particolare per la fazione corleonese  che tra l’altro nutriva nei confronti del magistrato antichi rancori risalenti alle sue indagini del decennio precedente. Da ciò la decisione di trucidarlo nell’ambito della strategia che mirava a colpire le figure istituzionali che si contrapponevano ad essa con maggior e vigore.

Accanto a Cesare Terranova cadde il suo fidato e storico collaboratore il Maresciallo Lenin Mancuso che da molti anni stava al suo fianco sia con incarichi di tutela personale sia come prezioso collaboratore nell’attività investigativa.

Cesare Terranova era nato a Petralia Sottana il 15 agosto 1921 e con la comunità petralese aveva sempre mantenuto un rapporto forte ed intenso. Fin dagli anni della sua adolescenza trascorreva lunghi periodi, soprattutto in estate, in questo territorio ed ha continuato a farlo anche negli anni più intensi della sua attività giudiziaria e parlamentare.  Il suo carattere aperto e socievole, la sua capacità di ascoltare e la generosità d’animo lo rendevano amato dai cittadini petralesi.

Petralia Sottana ritiene quindi di ricordarne e onorarne la memoria a 40 anni dalla sua tragica scomparsa e dare la possibilità di far conoscere alle giovani generazioni la sua figura e il suo operato.

In concomitanza con la ricorrenza di tale anniversario è stata prevista l’ organizzazione di una  serie di eventi destinati a ricordarlo.

Tra le iniziative, particolare importanza sarà data all’allestimento di una mostra  che ripercorre gli aspetti più significativi della sua vita da quelli della dimensione professionale e politica a quelli familiari e di carattere personale. La mostra sarà composta da ampia documentazione fotografica, video, che ripercorreranno i momenti indicati , nonché da un’ampia documentazione riguardante l’attività giudiziaria e parlamentare da lui svolta compresi i frammenti della sua vita personale. Vi saranno anche testimonianze documentali e personali da parte di chi ha avuto modo di operare al suo fianco e  opere d’arte che contribuiscono a testimoniarne la personalità.

Ampio spazio sarà dedicato ad illustrare la figura del maresciallo Lenin Mancuso anch’egli caduto per la tutela dei cittadini, vittima esemplare del proprio dovere. Un’importante occasione per ricordare, nella sua terra, un grande servitore dello Stato ed un grande uomo, e per farlo scoprire ai più giovani.

Il programma del 25 settembre stilato dal Comune di Petralia Sottana attraverso un apposito comitato organizzatore  sarà così articolato: