Notizie non buone per la struttura Ospedaliera di Petralia Sottana. Non affiorano buone notizie per il territorio madonita sulla questione riguardante l’Ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana. Da un incontro aziendale avutosi a Villa Niscemi tra i sindaci delle Madonie e i vertici Asp di Palermo si è preso atto “dell’atto aziendale” che, sta delineando anche l’aggregazione dell’Unità operativa Pronto Soccorso di Petralia con quella del Cimino di Termini Imerese, oltre quella già esistente di ginecologia.
Dunque vi è la possibilità di limitare il Pronto Soccorso a determinate ore e/o servizi andando a penalizzare ancora di più già  la carente struttura. Urgenze ed emergenze che certamente non possono organizzarsi e preventivare e che si limiteranno soltanto a casi relativamente da codice…. verde. I sindaci di Alimena,Blufi,Castellana Sicula,Gangi,Geraci Siculo, Petralia Sottana, Petralia Soprana e Polizzi Generosa hanno espresso il loro dissenso e disappunto a tal riguardo, prendendo  atto che, dalla nuova programmazione sanitaria vi è anche la possibilità di vedere soppresso il servizio di Farmacia e Laboratorio analisi dal presidio madonita.
Le rivendicazioni dei primi cittadini delle Madonie sono state percepite dal dirigente generale Asp Daniela Faraoni che, lo farà presente al Governo Regionale ed essere valutate dal Ministero della Salute. Punti di non ritorno che rischiano di mettere in ginocchio l’intero sistema territoriale sanitario, dove la collaborazione e la sinergia con l’Ospedale di Termini Imerese di medici, infermieri e personale sanitario ha ultimamente interscambiato una collaborazione reciproca per favorire al meglio un lavoro costante e duraturo in questo arco precario. La carenza di medici la dice lunga sui servizi espressi dal Madonna dell’Alto e le limitazioni a servizi e prestazioni  rischiano completamente si saltare in aria se, non vi si dà una sterzata definitiva al problema.
Politica che fa il suo corso e costi che parlano chiaro in momenti in cui la gente chiede e grida aiuto a tutto ciò che manca e, così facendo si rischia seriamente che la grande struttura possa diventare un altro scempio da guardare e ammirare da lontano.