Lei si chiama Rosanna Argento, architetto, restauratrice, pittrice, artista poliedrica, ama la ricerca e la sperimentazione, il suo essere donna gentile fa ancora la differenza laddove regna la superficialità e indifferenza, la sua è un’arte semplice, dove semplice non vuol dire che non sia ricercato e attento al particolare.
Vanta molte presenze in mostre personali e collettive, presentandosi con un genere particolare, come l’ultimo in cui ha dato vita ad una personale dal titolo singolare “Crumpled drawing” meglio noto come foglio sgualcito.
Rosanna in questa sua ultima esperienza segue un concetto a lei molto caro e che ci tocca tutti da vicino l’importanza di recuperare lo scarto ridandone dignità ad esso.
Siamo in un periodo storico dove con troppa facilità buttiamo tutto, ce ne liberiamo facilmente in un gesto semplicistico dove tutto sembra superfluo, ma è proprio in quel superfluo che forse si trova la chiave per comprendere molte cose.
Rosanna prende un foglio stropicciato e lo dipinge, ridando valore a qualcosa che era stato ripiegato, un foglio riciclato diventa ricettacolo di nuove energie, volti, particolari che si insinuano tra le pieghe naturali dei fogli.


Lo scarto è anche nel progetto, di qualunque natura essa sia, quando progettiamo siamo orientati al futuro, c’è un movimento di ricerca, ma c’è sempre un momento, un’inciampo in cui ci fermiamo e siamo costretti a scartare qualcosa, in quello scarto siamo, come si dice in psicologia coscientemente confusi e inconsciamente controllati, nulla accade mai per caso, in quel momento, il tempo-pausa diviene importante per rimodulare il nostro percorso, anche rallentandolo, ma spesso migliorandolo, vivendo la regressione-progressiva che in psicologia ci induce ad una nuova crescita.
Bene Rosanna si è ispirata a Walter Benjamin , scrittore ebreo che visse durante la prima guerra mondiale, subì la persecuzione ed era uno spettatore impegnato , protagonista critico del suo tempo, solidale con i vinti, egli stesso un vagabondo.
Scrisse molte opere, tra le immagini che più lo resero famoso ricordiamo quella dello “straccivendolo” l’uomo che raccoglie nel mercato gli stracci buttati dagli altri, in quell’atto di recupero c’è una energia forte e nuova, l’oggetto viene liberato dal suo abituale uso, libero sprigiona una nuova epifania, da quel momento può diventare altro ed esce dalla gabbia delle convenzioni.
Chi lo ha detto che bello sia solo un foglio perfetto? Bello è un foglio stropicciato che viene dipinto, colorato, rimodulato ad altra vita.
Nei suoi lavori, nelle pieghe dei fogli stropicciati volti di donna, l’urlo del dolore, abbracci, pugni che indicano forza, fermezza, installazioni dove la natura si presenta ora viva ora morta apparentemente perchè ritorna alla luce.
I lavori di Rosa sono al momento esposti presso l’associazione Dictienne Bobok, che la ospita, ancora qualche giorno per visitarla.
Lo scarto è spesso momento di epifania, l’artista Rosanna dice: l’arte è uno strumento per graffiare il mondo, aggiungiamo, anche per ingentilirlo”.
Benjamin fu molto attratto da un quadro di Klee l’Angelus Novus , in cui l’angelo della storia inorridito guarda alle macerie del passato ed è trasportato dalla tempesta del futuro verso il nuovo, questo angelo ha fatto storia, noi vorremmo poter ridipingere questo quadro e lasciare che l’angelo raccolga gli scarti e ne faccia tesori, li ricomponga, ad ognuno di noi questo piccolo importante compito, recuperiamo, recuperiamo rapporti, sentimenti, emozioni e cerchiamo di seminare coriandoli di gentilezza.