S. Messa celebrata nel cantiere dei lavori del doppio binario presso lo svicolo di Pollina-Castelbuono da don Giuseppe Amato, responsabile del Servizio diocesano di pastorale sociale e del lavoro.
Presenti l’Ad di Toto Costruzioni, le rappresentanze sindacali, gli operai e le loro famiglie.
Il lavoro – ha detto il sacerdote – non deve mirare solamente alla realizzazione di un’opera, il suo scopo principale è il benessere, il progresso e la realizzazione della dignità umana. Per questo bisogna superare le contrapposizioni ideologiche tra lavoratori e datori di lavoro, tra imprese e politica per creare le condizioni di un lavoro dignitoso.
È necessario investire sulla sicurezza nei cantieri: non si possono fare sconti o ribassi d’asta sulla vita dei lavoratori. Oggi non si può continuare a morire di lavoro perché non riusciamo ad essere responsabili, ad applicare le norme e ad evitare le pastoie burocratiche che impediscono di mettere i cantieri in sicurezza. Non c’è civiltà dove si muore di lavoro.
È necessario garantire la retribuzione necessaria e costante. Le famiglie non vivono a mesi alterni, per questo la politica deve sbloccare i fondi ed erogare i finanziamenti perché le ditte appaltatrici possano garantire mensilmente il salario agli operai.
Sono vicino – ha aggiunto don Giuseppe Amato – umanamente a tutti quei papà che ritornando, dopo un mese di lavoro, lontani da casa, con un po’ di rammarico e di vergogna non riusciranno a vivere serenamente le prossime feste di Natale assicurando anche un piccolo regalo ai propri figli perché non hanno avuto lo stipendio. “Ogni operaio ha diritto al suo salario”.
È necessario che gli orari di lavoro siano consoni a garantire il riposo e la socialità tra gli operai e con i datori di lavoro. Un clima sereno allevia la fatica, per questo vi invito a superare ogni logica di invidia, di sopruso e di prevaricazione tra di voi.
Santa Barbara – ha concluso – vi protegga da ogni pericolo e interceda per voi e per le vostre famiglie ottenendo dal Signore la pace e la misericordia per coloro che sul posto di lavoro hanno perso la vita.