Quando un luogo è memoria, le generazioni ne conosceranno la storia… e la storia, se verrà narrata, apparterrà a tutte le generazioni che in quei luoghi hanno vissuto e vivranno.
Questo il pensiero ispiratore di un significativo progetto che, ancora una volta, per la sesta edizione, ha visto coinvolti gli alunni delle classi quarte della Scuola Primaria “Madre Teresa di Calcutta” di Lascari, in un percorso da poco concluso con la manifestazione finale del 4 dicembre 2019, presso la sede dell’Ospedaletto Antimalarico, in contrada Salinelle.
Come ogni anno, dal 2013, l’Istituzione Pubblica “Spazi socio-culturali Ospedaletto” di Lascari ha invitato la Scuola Primaria a strutturare e realizzare una attività progettuale finalizzata alla conoscenza della struttura architettonica dell’Ospedaletto e della sua storia, sponsorizzando la realizzazione di un Concorso per categorie di elaborati, che ogni anno coinvolge gli alunni delle classi quarte.
Il progetto, ispirato dall’insegnante Giuseppe Cancilla, circa sette anni orsono, quando era componente dell’amministrazione di questa struttura pubblica, nasce con lo scopo di far conoscere, a tutti i cittadini di Lascari, la storia di questo luogo e dell’uso, a carattere museale e di promozione culturale, a cui oggi è destinato. Il modo più efficace di parlare ai cittadini è spesso attraverso i bambini, poiché, se entusiasmati da un argomento, coinvolgono le famiglie e gli amici nelle loro scoperte, alimentando un virtuoso circolo di conoscenze, che è prezioso per la comunità. I bambini sono inoltre i futuri cittadini del nostro territorio e potranno avere a cuore e i luoghi, valorizzandoli, tutelandoli, traendone risorse nel rispetto della loro struttura e origine. La scuola, accogliendo l’invito, ha attivato un percorso di approfondimento storico-scientifico-espressivo partendo da un incontro tenuto dalla Prof.ssa Miriam Cerami, autrice del libro “Addio malaria, il ‘900 tra storia e memoria. Il centro antimalarico di Lascari”. L’argomento da lei trattato ha subito coinvolto gli alunni, facendoli immergere nel vissuto degli anni venti, quando nel territorio, la presenza di zone paludose, alimentava l’insorgere della malattia e rendeva necessaria l’attivazione di misure preventive, come le spedizioni delle squadre dei disinfestatori, e curative, come la profilassi e l’uso del chinino.
Il centro diveniva pertanto punto di riferimento di un ampio territorio e la sua solida struttura ospitava ambulatori e stanze per la degenza dei pazienti più gravi. Dopo la guerra divenne scuola, sede di uffici comunali e infine dapprima abbandonato e molto più di recente dato in uso all’ente locale come polo museale-culturale.
L’appassionante argomento ha coinvolto gli alunni in una serie di interviste agli anziani del luogo, alla scoperta di testimoni ancora memori di quel vissuto, e li ha spinti ad essere motivati nel produrre elaborati narrativi e poetici, disegni e foto che hanno contribuito a restituirci la loro immagine di un luogo e di un vissuto che è parte di una storia recente, ma già per molti versi, spesso trascurata.
Tale iniziativa si è concretizzata nella giornata, detta dello “scopri e crea” in cui gli alunni hanno esplorato gli spazi dell’Ospedaletto e ne hanno prodotto la loro immagine con linguaggi espressivi diversi. Gli elaborati, esaminati da una commissione di docenti di Scuola Primaria e Secondaria di I grado, hanno ricevuto il plauso di tutti per la loro espressività ed hanno concorso alla conquista di un premio.
I tre premiati per ognuna delle quattro categorie del concorso (prosa, poesia, foto, elaborato grafico-pittorico) hanno ricevuto un riconoscimento nella serata conclusiva, alla presenza del Sindaco, dott. G. Abbate, del presidente del Consiglio E. Morreale, dell’assessore C.Provenza, dell’autrice del libro M. Cerami e della Dirigente Scolastica Dtt.ssa R. Di Prima, che insieme ai componenti della commissione ins. D. Cirrito, P. Russo, G. Cancilla ed ai docenti, hanno consegnato le attestazioni di merito.
Gli alunni e le famiglie, intervenute numerose alla manifestazione, hanno concluso la serata con un momento festoso e conviviale che attesta ancora una volta come il luogo sia idoneo all’incontro, al confronto ed all’arricchimento culturale e sociale, che ancora oggi vede questa struttura come location suggestiva ed ideale per manifestazioni di carattere culturale, quali presentazioni di libri, spettacoli musicali e teatrali, attività di promozione dei beni naturali e artistici del territorio, e della tradizione enogastronomica.
Agli alunni, motivati e incuriositi, è rimasta l’esperienza di una scuola che ritaglia parte del suo curricolo all’interno del proprio contesto territoriale, sfruttando le opportunità di una Istituzione sensibile all’investimento educativo nelle nuove generazioni. Auguriamo che tale iniziativa continui a coinvolgere nel tempo anche i prossimi alunni cosicché tutti possano comprendere il valore di questo bene culturale.
Claudia Rubino
docente della Scuola Primaria “Madre Teresa di Calcutta” di Lascari