L’amministrazione comunale ha deciso di assegnare un contributo di 15.000 euro al Centro Polis, istituzione comunale pubblica di cui all’art. 114 del testo unico degli enti locali, per eseguire lavori di manutenzione sull’ex cineteatro Astra, di proprietà privata. In altre parole, si dovrebbe rendere fruibile un immobile privato con soldi pubblici.

La vicenda offre l’occasione per qualche considerazione ed alcune domande che rivolgiamo all’amministrazione comunale ed al Centro Polis, a seconda di chi se ne dovrà occupare.

Innanzitutto, infatti, occorrerebbe chiarire i ruoli ed i compiti. La proprietà dell’ex cineteatro propose al Comune  “l’affidamento della struttura in comodato d’uso per un periodo di tre anni, con la possibilità di eventuali accordi futuri per il mantenimento della stessa” in cambio di “alcune manutenzioni, che saranno interamente a carico del Comune” e dell’esonero dalle tasse comunali in capo alla struttura. Il Comune (rectius l’amministrazione comunale), invece, concesse un contributo al Centro Polis, il quale “si rende disponibile in qualità di gestore a stipulare una convenzione tra i proprietari dell’immobile … e il Comune di Castelbuono per l’esecuzione dei lavori al fine di rendere fruibile l’immobile …”. Cioè, sembrerebbe una convenzione a tre e quindi bisognerebbe chiarire chi fa che cosa. In ogni caso, prima si dispone il contributo e poi si farà la convenzione, non sarebbe stato più logico fare al contrario? Ma perché la convenzione non sarebbe stipulata tra i privati ed il Comune? Perchè i lavori non sarebbero disposti dal Comune stesso? E solo successivamente, semmai, affidare l’immobile quale mero gestore al Centro Polis? Oppure si sarebbe potuto seguire la strada del bando pubblico per l’affidamento della gestione ad una delle associazioni (ovvero ad una rete di esse) che operano nel campo sociale e culturale. Ciò, anche per l’entità delle gestioni che ha il Centro Polis (casina Castelli, giardino Palazzo Failla, Torre dell’orologio, Centro Sud) e della struttura di cui dispone.

La decisione di concessione del contributo, peraltro, cozzerebbe con quanto affermato nella determinazione di assegnazione, laddove in un punto si considera il contributo economico non rientrante nella nozione di appalto di servizi, salvo, in altro punto, disporre la pubblicazione nella sezione “amministrazione trasparente”, nella quale confluiscono tutti gli “atti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori relativi alla programmazione di lavori, opere, servizi e forniture, nonché alle procedure per l’affidamento di appalti pubblici di servizi, forniture, lavori e opere, …” ed inoltre fare riferimento al codice dei contratti nella parte che disciplina gli affidamenti sottosoglia.

C’è, poi, da ricordare agli amministratori comunali che al Centro Polis si applica la vigente normativa degli enti locali e lo stesso conforma la propria gestione ai principi contabili generali e applicati del Comune ed adotta il medesimo sistema contabile dell’ente locale che lo ha istituito. Ora, poiché, non è dato sapere dell’esistenza di una struttura tecnica che possa supportare il Centro Polis, salvo la buona volontà e la disponibilità dei componenti del consiglio di amministrazione, ci si chiede: come saranno affidati i predetti lavori di manutenzione? Con quali procedure? Come saranno scelte le ditte esecutrici?

Il contributo concesso è stato deciso in sede di variazione di bilancio di assestamento generale nel mese di novembre e ciò, oltre denotare che non è stato frutto di una adeguata programmazione ed una decisione assunta per tempo, pone un’altra questione. Infatti, essa è avvenuta quasi in coincidenza con la contesa con il comitato de “Le Fontanelle” che insistevano per il teatro e l’amministrazione comunale che rispondeva con il centro polifunzionale e, implicitamente, indicherebbe l’ex cineteatro Astra il luogo per il teatro. Ma siamo sicuri che nel rispetto della normativa il proposito di riapertura dell’ex cineteatro Astra si possa realizzare?

Il dubbio: il contributo al Centro Polis sarà liquidato dopo la stipula della convenzione con i privati e “l’esecuzione dei lavori e relativa certificazione attestante la loro regolarità e presentazione della documentazione relativa alle spese sostenute”, recita la determinazione di assegnazione. Ebbene, poiché è stata scelta la strada del contributo, secondo le regole della contabilità del Comune (così come del Centro Polis), l’impegno di erogare il contributo che è stato preso il 9 dicembre scorso al 31 dicembre 2019 non potrà essere mantenuto nelle scritture contabile e decadrà, in quanto “nel caso in cui l’atto amministrativo preveda espressamente le modalità temporali e le scadenze in cui il trasferimento è erogato, l’impegno è imputato negli esercizi in cui l’obbligazione viene a scadenza.”, che non potrà essere il corrente esercizio finanziario.

Infine, non possiamo sottacere la preoccupazione che l’entità del contributo per l’esecuzione dei lavori non possa essere congrua, in assenza di un adeguato computo metrico, e la gestione della struttura stessa non possa essere autosostenibile, come peraltro provato dalla gestione del Centro Sud, verso il quale, invece, come proposto da altri, si sarebbero potute riversare le attenzioni da parte dell’amministrazione comunale finalizzate al miglioramento dei servizi già erogati, quali l’impianto di riscaldamento.

Il Coordinamento del Circolo PD