Considerato che lo scorso 19 dicembre, grazie ad una mega-operazione di contrasto alla criminalità organizzata da parte della Procura di Catanzaro, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, oltre 330 persone sono state arrestate.

Che sono state smantellate gran parte delle cosche della ‘ndrangheta calabrese, e che il lavoro dei giudici e delle forze dell’ordine ha permesso di ricostruire legami e affari tra la mafia, l’imprenditoria, la politica, la c.d. mafia dei colletti bianchi. Da molti è stata definita la più grande operazione di lotta alla mafia dai tempi del maxi-processo, attraverso cui sono stati spezzati equilibri locali, dalla manovalanza mafiosa ai poteri intoccabili ed insospettabili.

Chelo Stato non può permettersi di lasciare soli uomini e donne che operano quotidianamente a servizio della Repubblica e dei valori di onestà, giustizia e pace.Insieme alle Istituzioni, la politica tutta, il civismo, il mondo dell’informazione devono sostenere con tutte le proprie forze, senza mai abbassare il livello di attenzione, chi ogni giorno mette a rischio la propria vita per rispondere ai princìpi sanciti dalla nostra Costituzione.

Preso atto che i principali organi di informazione nazionali non abbiano dato necessario risalto a questa attività (solo il Manifesto, Avvenire e il Fatto Quotidiano hanno approfondito la questione). Nemmeno le testate “securitarie” che giornalmente denunciano con titoli e articoli allarmistici il pericolo derivante dall’immigrazione clandestina hanno ritenuto opportuno rilevare che in tutto il Paese, non solamente in Calabria o al Sud, si è creato e ha trovato radici un intreccio eversivo di affari e di potere tra criminalità organizzata, politici, imprenditori, massoneria deviata.

Che ha destato preoccupazione la dichiarazione pubblica del Procuratore Gratteri secondo cui l’operazione sarebbe stata anticipata di un giorno per il rischio di infiltrazione e fuga di notizie all’interno della Procura e delle forze dell’ordine. Non si può accettare che uomini dello Stato, siano essi magistrati, ufficiali o politici operino in una zona d’ombra a metà tra le Istituzioni e la mafia, nel tentativo di sabotaggio e di isolamento dei bravi magistrati.

Ritenutiinaccettabili i tentativi di discredito da parte di politici, giornalisti o altri magistrati, come ad esempio considerare “spettacolari ma evanescenti” le inchieste e il lavoro del Procuratore Gratteri, oppure definire il maxi-blitz solo uno “show”.

Ritenute meritevoli di attenzionele riflessioni del Procuratore Gratteri nel richiamare alle proprie responsabilità il potere legislativo e il potere esecutivo, che ad oggi non hanno fornito ai magistrati strumenti normativi adeguati per contrastare le realtà criminali, evidenziando che, con il blocco delle assunzioni, si è determinato una carenza di organico nelle forze dell’ordine, tali da non consentire una efficace attività di contrasto al fenomeno mafioso.

Rilevato che l’esempio di uomini come Pio La Torre e Piersanti Mattarella, Don Pino Puglisi, il generale Dalla Chiesa, i giudici Falcone e Borsellino insegna che ogni giorno, con le nostre azioni, vadano affermati i princìpi di legalità e rispetto delle regole democratiche.

Che l’operato portato avanti da diversi anni dal Procuratore Gratteri e dai suoi collaboratori è certamente meritevole di attenzione e sostegno da parte delle Istituzioni democratiche repubblicane.

Che l’ANM ha già espresso sostegno al Procuratore Gratteri e chiesto l’apertura di una pratica a tutela dei magistrati presso il Consiglio Superiore della Magistratura.

Che è necessario manifestare con tutte le proprie forze la vicinanza e il sostegno ai servitori dello Stato come il Procuratore Gratteri e i suoi collaboratori.

Tutto quanto sopra visto e considerato

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CASTELBUONO

  • Esprime sostegno e apprezzamento della comunità castelbuonese per l’operato del Procuratore Nicola Gratteri e dei suoi collaboratori nella loro azione di contrasto alla criminalità organizzata e all’intreccio tra mafia, politica e mondo degli affari.
  • Chiede a tutte le Istituzioni democratiche, al mondo del civismo e dell’associazionismo, al mondo dell’informazione di sostenere pubblicamente ed incondizionatamente l’attività della magistratura nel contrasto alle mafie e al malaffare.
  • Condivide l’iniziativadell’Amministrazione comunalenel farsi promotrice presso l’Anci per organizzare una manifestazione pubblica dei Sindaci d’Italia a Catanzaro, al fine di testimoniare la vicinanza e il sostegno dei Comuni e, idealmente, di tutti i cittadini.
  • Chiede di inoltrare il presente Ordine del Giorno al Procuratore Nicola Gratteri, al Presidente della Repubblica, al Ministro dell’Interno e di darne ampia diffusione alla cittadinanza.