Sottoscritta dall’Ugl la pre intesa del Contratto dei Dirigenti regionali che non si rinnovava da 14 anni. L’accordo raggiunto, dopo una lunga trattativa in sede negoziale all’Aran, ringraziamo il Presidente Accursio Gallo per il lavoro di mediazione svolto nei mesi scorsi, contiene tutta una serie di istituti giuridici e norme contrattuali nuove e più adeguate ai tempi che mettono  nelle condizioni di dare risposte sempre più vicine alle esigenze dei cittadini siciliani.

A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl che ha firmato il contratto preso la sede dell’Aran insieme ad Ernesto Lo Verso, Segretario regionale Ugl Fna, Franco Scancarello, Coordinatore regionale Dirigenza della Fna e Antonio Grasso, Vice Coordinatore regionale della Dirigenza regionale dell’Ugl.

Siamo soddisfatti che dopo traversie durate un decennio si sia giunti  alla firma  di questo contratto – dice il Segretario Ugl Sicilia – perché nello stesso sono contenuti accordi e norme contrattuali che rendono più efficiente gli uffici regionali e riportano un minimi di ordine nella macchina burocratica siciliana.  Riconosciamo al Governo Musumeci il merito di aver mantenuto l’impegno assunto del rinnovo contrattuale entro il 2019 – precisa – pur nella ristrettezze finanziarie attuali.

Adesso occorrerà fin da subito – conclude Messina – mettere mano alla modifica della L R. 10/2000, a partire dall’eliminazione della III Fascia Dirigenziale,  per giungere al risultato, ormai non più rinviabile, di una Burocrazia regionale ancora più efficiente, digitalizzare e sempre più vicina ai cittadini”.

Abbiamo firmato perché sono state recepite molte delle nostre proposte – dichiara il responsabile regionale della Dirigenza Scancarello – come quelle sullo status giuridico dei Dirigenti, quale ad esempio l’equiparazione stipendiale dei dirigenti di II e III Fascia, contenute nella piattaforma da noi presentata al Governo ed all’ARAN già fin dall’insediamento degli stessi .

Per quanto riguarda lo status economico, pur avendo rispettato in termini percentuali gli incrementi retributivi riconosciuti ai colleghi dello Stato, rispetto al maturato economico al 31 Dicembre 2015, il Governo e l’ARAN non hanno accolto la nostra proposta di una sostanziale equiparazione della nostra retribuzione alla data suddetta, che avrebbe consentito di recuperare le perdite subite sulla retribuzione dei dirigenti per la mancata sottoscrizione dei contratti precedenti. Tale disparità, che affonda anche a responsabilità del passato – comporta che le  retribuzioni dei Dirigenti Statali risultano superiori, rispetto alle nostre, di circa l’8 per cento.

Per il recupero di tali somme,  purtroppo non ancora riconosciute – conclude Scancarello – abbiamo dichiarato, in appendice all’ipotesi di contratto sottoscritta, che promuoveremo un’azione giudiziaria collettiva, nelle sedi opportune, per vederci riconosciuto quello che al momento ci è stato negato ed allineare la dirigenza regionale a quella statale”.

Riteniamo di aver concluso al meglio una intensa e faticosa stagione di contrattazione – afferma Lo Verso – che ci ha visti impegnati per il rinnovo dei contratti di tutti i dipendenti regionali, sia comparto che Dirigenza ed abbiamo di buon grado sottoscritto, con spirito collaborativo e senso di responsabilità, anche le norme che  rendono più agevole la mobilità del personale, in funzione delle effettive esigenze di servizio.

Occorrerà adesso iniziare la trattativa con il Governo regionale per mettere mano, sin da subito, al nuovo contratto periodo 2019/2021, visto che i contratti sottoscritti sono gia scaduti da 12 mesi – conclude – e la  FNA si attiverà per promuovere appositi confronti con l’esecutivo regionale e i gruppi Parlamentare per rivendicare l’approvazione degli atti parlamentari di riforma della Burocrazia Regionale, più volte da noi  richieste e proposte, che vanno finalmente messa in agenda, fin dalla Legge Finanziaria 2020.