Il circolo del PD ricorda Piersanti Mattarella, il presidente che voleva la Regione con “le carte in regola”
Il 6 gennaio di quarant’anni fa veniva barbaramente ucciso il presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella. Un omicidio che, stando alla verità processuale, ha visto condannati quali mandanti i componenti della commissione di Cosa Nostra, ma che più probabilmente, come affermato da autorevoli osservatori e testimoni del tempo, è stato un omicidio politico-mafioso che ha visto convergere interessi della politica e della mafia.
La statura del politico Mattarella e le sue idee di moralizzazione della politica lo avevano indicato quale erede naturale di Aldo Moro. Perciò, l’uccisione di entrambi ha cambiato il corso della storia dell’Italia e della Sicilia. Occorre ricordare le azioni e le idee del presidente della Regione Mattarella costantemente in quanto ancora attuali ed è per questo che assumiamo l’impegno di tenere un’iniziativa pubblica il prossimo 8 febbraio con la presenza di persone che gli sono state accanto.
Per rappresentare la legalità del quotidiano che ancora oggi è richiesta agli amministratori pubblici per fare testimonianza di una cultura che deve affermarsi nel corpo sociale, per avere quegli anticorpi adeguati alla lotta al malaffare, alla mafia. Che non potrà essere relegata soltanto alla repressione, alla magistratura la cui azione comunque deve essere sostenuta. Nello stesso tempo, ai magistrati in prima fila, più esposti va la nostra solidarietà affinché non si sentano soli. In questo senso apprezziamo l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di sostegno al procuratore di Catanzaro Gratteri, anche se non possiamo che rammaricarci della circostanza che l’atto del consiglio comunale non sia stato preceduto da un “vero” dibattito e che sia stato trattato in pochi minuti, quasi quasi più per la forma che per la sostanza.
Castelbuono, 6 gennaio 2019
Il Coordinamento del Circolo PD