Lei è Elena Ferrante, scrittrice di talento, nota per i suoi libri che hanno toccato il cuore di molti, sollecitato critiche che hanno permesso di far diventare film i suoi quattro libri “dell’ ‘amica geniale” che ci hanno incollato nelle sedie, trasportandoci in un mondo di sentimenti, risentimenti, gioie, violenze e storie di amicizia tra due donne. Elena Ferrante, è inserita dal Time tra le 100 persone più influenti al mondo, per i suoi lavori, lo stile letterario, i contenuti dei suoi libri. Qui letto per voi, “la vita bugiarda degli adulti”, uscito a novembre, un’altro lavoro orientato alla ricerca interiore, all’introspezione tutta al femminile. Un viaggio di un’adolescente, Giovanna tredicenne, che cresce velocemente dopo un fatto assolutamente casuale alla ricerca di verità nascoste, taciute e a cui vuole venire a capo, come se il non detto, le bugie avessero tante cose da raccontarle per aiutarla ad orientarsi nella vita. Tutto ha inizio da una frase detta dal padre che non sa di essere ascoltato, che dice che la figlia somiglia alla sua di sorella, Vittoria con la quale non ha più rapporti da anni e che finirà per somigliarle anche nel carattere bizzarro.

Giovanna, che fino ad allora credeva di non essere brutta agli occhi del padre e soprattutto che non aveva mai sentito parlare di questa zia, apre uno squarcio alla sua mente, sente il bisogno di capire. Da quel momento il suo sguardo verso il mondo adulto cambia, e piano piano comincia a vedere quello che mai avrebbe immaginato, scopre che il mondo degli adulti è fatto di molte bugie. Giovanna vive in una famiglia dove i genitori sono entrambi professori liceali, in un bel quartiere di Napoli , che continuamente sollecitano Giovanna ad impegnarsi con i libri , lo studio, perchè attraverso la cultura può essere qualcosa, qualcuno di diverso da quello che è stato la famiglia d’origine, gente semplice, in particolare la zia Vittoria, zitella che pulisce le case dei ricchi e che non si è mai evoluta, a dir loro che ha avuto la colpa di amare un uomo non suo. Cosa ha tenuto lontano il padre dalla sorella, può essere stato solo un diverso modo di affrontare la vita? Perchè tanto astio? Chi ha ragione? Chi ha torto? Può infrangere le regole imposte dalla famiglia di stare lontana dalla zia e dal suo mondo sciatto, nel momento in cui scopre che i suoi genitori vivono vite parallele fatte di tradimenti, menzogne, li capisce che non sono proprio quegli eroi senza peccato che professano di essere e che giudicano qualcuno, quando loro stessi sono i primi ad avere infranto le regole, avendo relazioni extraconiugali. I libri accatastati, una vita apparentemente normale e di forma cela altro, come la polvere che se nascondi sotto un tappeto, giorno dopo giorno alla fine finisce per diventare mucchio e farti inciampare, è proprio quello che accadrà alla famiglia di Giovanna. Giovanna dunque disobbedisce al padre e raggiunge la zia, vuole conoscerla in modo diverso da come gliel’ hanno fatta conoscere e scopre realtà nuove, legge i sentimenti con la sua lente e non filtrata da quella degli altri. Disobbedisce e questa ribellione la porta in luoghi mai immaginati e a fare esperienze diverse in una lotta continua tra quello che doveva essere e quello che voleva essere senza riuscire più a capirlo neanche lei stessa, finirà infatti per sorprenderci, proprio lei che tra tutti ci era apparsa la buona, cadrà nell’ambiguità dei comportamenti della vita, facendo scelte alla fine sbagliate.Anche lei si è persa.

Il libro è un viaggio sentimentale, un viaggio di disobbedienza alla ricerca della verità in un mondo di adulti fatto di bugie, per sopravvivere alle bugie Giovanna , stessa imparerà a mentire . Evidenzia uno spaccato di vita, tremendamente vero che non può lasciarci indifferenti. Le bugie, queste care ciliegie che non mancano mai nelle case, nelle nostre vite e con le quali dobbiamo fare sempre i conti. Mentiamo tutti, più di quanto non immaginiamo, in molti casi ci aiutano a vivere altre a sopravvivere, dovremmo farne a meno, non dovremmo proprio farle esistere , eppure sono li….scagli la prima pietra chi no ne ha mai detta una. Buona lettura, è un libro che dovrebbero leggere i genitori, chi crede di essere perfetto, o chi pensa che si viva solo di apparenze.