UNITI PER LE MADONIE e Cittadinanza Attiva Sicilia,  come già anticipato la settimana scorsa ha attivato immediatamente la propria iniziativa conoscitiva .

                                                                       L’iniziativa è iniziata con lo studio degli atti in essere e dei soggetti interessati alla vicenda.  Per primi si è ritenuto di sentire il Legale rappresentante della società che si è assicurata la gestione degli impianti di risalita fino al 2026 e dalla quale non si può transigere per il funzionamento della stazione. Per ovvi motivi di riservatezza e di opportunità non si riferiscono nel dettaglio dei contenuti dell’incontro. Si è rilevato dallo stesso la netta sensazione che la situazione sia più difficile di quella che si potrebbe percepire da quanto riportato dalla stampa.
Il groviglio giuridico, legislativo ed amministrativo che si è venuto a determinare, ha già portato la società a decidersi di portare avanti una  iniziativa giudiziaria  a tutela degli interessi economici della stessa,, che sembra ci abbia fino ad oggi rimesso oltre 1 milione di euro tra quando investito per la realizzazioni degli impianti di risalita e la gestione delle piste nei due anni precedenti.. Sembra veramente difficile che tutto si possa risolvere nel giro di pochi giorni, quindi il rischio che per quest’anno non si possa sciare è reale e concreto.
Piuttosto, da quanto appreso, esistono tutti i presupposti che fanno prevedere la possibilità concreta di un nuovo blocco anche per altre successive stagioni, come avvenuto molte volte in passato.
“Questa preoccupazione, che sarebbe sciagurata per l’asfittica economia delle nostre montagne – dichiara il portavoce Franco Scancarello – ci ha indotti a richiedere, unitamente a CITTADINANZA ATTIVA Sicilia, un urgente incontro al Sindaco della Città Metropolitana di Palermo, titolare delle piste e proprietario degli impianti di risalita. Siamo convinti che se ogni ente, come dichiarano sempre tutti i responsabili degli stessi, debba effettivamente sforzarsi a fare quanto di competenza immediatamente, se vuole effettivamente il funzionamento di Piano Battagli, Se ci fosse la effettiva volontà e disponibilità di tutti – conclude Scancarello -siamo convinti in 2 settimane si potrebbe essere in condizioni, a metà Febbraio di far ripartire  la stazione sciistica e trovare le soluzioni amministrative e legislative per risolvere definitivamente i problemi sollevati dalla Piano Battaglia s. r. l. “.
f.to per  IL CONSIGLIO DIRETTIVO Il Portavoce Franco Scancarello