Nella giornata di ieri, 27 Gennaio 2020, a Campofelice di Roccella,alla presenza del Sindaco Michela Taravella, delle autorità civili, militari e religiose  presso il Liceo Scientifico D. B. Amato, si è celebrato il “Giorno della memoria”. L’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’ass.ne CO. TU. LE. VI e la Consulta giovanile, unitamente alle istituzioni scolastiche, hanno commemorato il ricordo di tutte le vittime della shoah. L’incontro con gli alunni del Liceo e delle medie di Campofelice di Roccella è stato occasione di riflessione e studio nel contempo, per valutare l’indifferenza verso gli altri e  il male provocato da questa.Sono stati analizzati diversi aspetti,dalle leggi razziali che hanno portato al l’olocausto, fino all’esistenza attuale dei lager libici e cinesi. Un momento particolarmente emozionante è stato il ricordo di Anna Frank, anche grazie alla drammatizzazione di un brano tratto dal famoso diario, posta in essere proprio dai ragazzi dell’ultimo anno del liceo. Il momento conclusivo ha coinvolto tutti gli alunni che sulle note del Silenzio hanno deposto una pietra e una rosa rossa sotto un alberello di ulivo, in memoria di tutte le vittime della Shoah.
Il Sindaco, Michela Taravella, entusiasta per il lavoro di grande collaborazione avviato tra Amministrazione comunale, istituzioni scolastiche ed associazioni, ha voluto sottolineare l’importanza della memoria di questa pagina turpe della storia della umanità, a tutela della libertà di ciascuno, ma anche delle stesse istituzioni democratiche.
“Stamane ho voluto indossare la fascia tricolore–dichiara il Sindaco – non solo per suggellare la presenza delle Istituzioni in occasione di questo momento celebrativo ed educativo, ma anche soprattutto per  richiamare, attraverso il simbolo dello Stato repubblicano, i valori di uguaglianza, libertà e democrazia sanciti nella Carta fondamentale, che devono fare da scudo contro l’odio, la discriminazione, la violenza, il negazionismo dei crimini contro l’umanità ed il fanatismo di chi tenta di strumentalizzare le difficoltà di coloro che soffrono.
In un solo decennio, con la Costituzione del 1948, si passò dall’età della razza, sancita dalle leggi razziali del 1938, a quella dei diritti, rivolta ad ogni uomo e ad ogni donna, senza distinzione alcuna. Fondamentale diventa la lezione di Liliana Segre, testimone della shoah, di preservare la memoria di quei fatti, contro ogni indifferenza sociale e contro l’oblio, senza tuttavia coltivare odio e recriminazione. L’odio non ha futuro. Non può averne. Basta odio parliamo di amore. Lasciamo l’odio agli anonimi da tastiera.” conclude il Sindaco Michela Taravella, riportando alcune espressioni, dense di significato della Senatrice Segre.