Il sindaco di Polizzi Generosa affida l’ambulanza ai privati. E’ scontro con l’associazione che l’ha gestita per 20 anni
L’ambulanza è stata donata nel 1998 dallo stilista polizzano Domenico Dolce e affidata appositamente ad associazione di volontari formatasi a suo tempo.
Ha dato ampio clamore la notizia del sindaco di Polizzi Generosa, Pino Lo Verde che assieme alla sua giunta, ha revocato l’utilizzo dell’ambulanza all’associazione di volontariato. Il mezzo è stato donato dallo stilista di Polizzi, Domenico Dolce nel ’98 e da allora, circa 20 volontari hanno formato appositamente tale unione e si sono alternati in un servizio di assistenza a favore della cittadinanza.


Ora, il sindaco visto che il mezzo negli ultimi anni è stato spostato da sede in sede per vari motivi logistici, in aggiunta al limitato utilizzo tra poche richieste e situazioni varie di mancate autorizzazioni, l’ha affidata alla nuova gestione della casa di riposo appena aperta nel comune madonita, con la stessa associazione che ne ha chiesto motivazioni valide, visto che si tratta di un ente privato e che ne viola lo scopo di donazione fatto allora.
I soci sono rimasti delusi e rammaricati per il gesto del primo cittadino nei confronti dell’associazione apprendendo la notizia soltanto a fatto compiuto. I soci hanno voluto portare a conoscenza della cittadinanza tale gesto con una manifesto affisso da qualche giorno. Tale gesto grave nella sua modalità di fondamento contrasta quei principi di finalità di progetti a cui Domenico Dolce a suo tempo ha voluto donare alla cittadinanza come atto volontario e senza scopi di lucro da parte dell’associazione che ne ha curato il mezzo e l’aspetto pratico di fondamento. Si vocifera che il gesto sia stato fatto anche per problematiche o ripicche con i vari soci dunque, tutto a discapito della popolazione.
Il mezzo negli anni ha svolto servizio di trasferimenti programmati e/o di pronto Intervento ed è stato utile alla causa della cittadinanza, quindi una diatriba che deve essere risolta per evitare ulteriori situazioni sgradevoli e che non sia una conseguenza politica in vista delle prossime amministrative di maggio quando la cittadinanza sarà chiamata ad eleggere il nuovo sindaco.