Il 2020 è l’anno internazionale dedicato dalla Fondazione Oelle-Mediterraneo antico alla fotografia d’arte, tra mostre, forum, workshop, incontri, con il coinvolgimento di alcuni dei protagonisti della scena nazionale e internazionale, dai fotografi maestri indiscussi agli artisti emergenti considerati tra i più interessanti delle ultime generazioni.

Come Fondazione che ha tra gli obiettivi principali il rilancio del turismo attraverso la ricchezza culturale, i valori storici, sociali e ambientali del territorio italiano, a partire dalla Sicilia dove noi operiamo, siamo convinti che il linguaggio dell’arte contemporanea, in questo 2020 quello della fotografia, sia tra i più adatti per progetti condivisi di creazione culturale come calamita per il turismo, in particolare per estendere la tradizionale stagione turistica.” ha dichiarato la presidente della Fondazione Oelle-Mediterraneo Antico, Ornella Laneri 

  • La mostra inaugurale sulla fotografia italiana tra ricerca e sperimentazione

A inaugurare questo Progetto annuale, il 21 febbraio è stata inaugurata la mostra “GE/19 Boiling Projects da Guarene all’Etna”, ovvero dal Piemonte alla Sicilia, un viaggio nella fotografia contemporanea italiana tra ricerca e sperimentazione a cura di Filippo Maggia, organizzata dalla Fondazione OELLE in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.La mostra, diffusa sul territorio, si snoda tra Taormina (ex Chiesa del Carmine e la Fondazione Mazzullo) e Aci Castello (Catania), alla fOn Art Gallery del Four Points by Sheraton, la galleria d’arte della Fondazione Oelle-Mediterraneo antico.

Il progetto espositivo prende le sue origini da “Viaggio in Italia”, mostra e libro del 1984 a cura di Luigi Ghirri, Gianni Leone ed Enzo Velati. In mostra tra Taormina e Aci Castello, fino al prossimo 26 aprile, il pubblico potrà ammirare lavori di venticinque fotografi d’arte, tra maestri riconosciuti e molti dei più interessanti talenti emergenti nazionali: Luca Andreoni, Antonio Biasiucci, Luca Campigotto, Francesco Cardarelli, Elisa Crostella, Daniele De Lonti, Paola De Pietri, Nicolò Degiorgis, Francesco Di Giovanni, Gianni Ferrero Merlino, Tommaso Fiscaletti e NicGrobler, Antonio Fortugno, Claudio Gobbi, Francesco Jodice, Renato Leotta, Tiziano Mainieri, Tancredi Mangano, Pino Musi, Carmelo Nicosia, Paola Pasquaretta, Luca Pozzi, Giuliano Severini, Alessandra Spranzi, Marco Tagliafico, Giovanni Troilo. Tutti artisti eredi dello sguardo di maestri che hanno fatto la storia della fotografia in Italia, come Ghirri, Basilico, Cresci. “La fotografia italiana, – scrive nel catalogo edito da SKIRA il curatore della mostra, Filippo Maggiapur ritrovandosi ancora in ordine sparso, appare pervasa da un’insospettabile vitalità che giustifica una così nutrita e molteplice partecipazione di autori.

  • Il Phil Stern Pavilion alle Ciminiere di Catania

Il legame tra la Fondazione Oelle-Mediterraneo antico e la fotografia si è avviato nel 2017 con la realizzazione del Phil Stern Pavilion, ampio 700 metri quadri, situato alle Ciminiere di Catania, all’interno del Museo dello Sbarco in Sicilia 1943. Il Padiglione, curato dallo storico Ezio Costanzo, ospita 70 immagini del grande

fotografo americano Phil Stern (Philadelphia, PA, 3 settembre 1919-Barstow, CA, 13 dicembre 2014), che da giovanissimo ha documentato lo sbarco americano in Sicilia nel luglio del 1943 e nel dopoguerra diventato celebre per le fotografie ai grandi divi di Hollywood.

All’interno del padiglione sono esposti anche pannelli storici illustrativi, poster, manifesti, una collezione di fotografie che ritraggono il giovane Phil Stern e scatti di Stern sui set di Hollywood e nel mondo del jazz. In esclusiva per il museo sono presenti anche alcune gigantografie di foto realizzate da Carmelo Nicosia (direttore della Fondazione OELLE e della Scuola di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Catania), che è stato il fotografo personale di Stern nei giorni del suo ritorno in Sicilia nel 2013. “Le settanta fotografie di Phil Stern esposte in maniera permanente nel nuovo padiglione del museo voluto dalla Fondazione Oelle hanno una duplice valenza – ha affermato Ezio Costanzo, curatore dell’evento e rappresentante per l’Italia della famiglia Stern –: storica e artistica. Storica perché offrono, attraverso il documento fotografico, uno sguardo in più sulla Seconda guerra mondiale in Sicilia; artistica perché nelle immagini di Stern c’è un’osservazione particolare verso tutto ciò che ruota attorno a quei momenti di morte, che diventano narrazione e straordinari momenti compositivi. Stern sbarca in Sicilia il 10 luglio del 1943. Ha solo 24 anni ma le foto che scatta durante quei drammatici momenti sono già dense del suo talento”.

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