Emergenza coronavirus, Fp Cigl e Cisl Fp scrivono ai direttori delle aziende sanitarie, chiedendo un incontro per ciascuna azienda. “Il personale, in prima linea nella battaglia,  deve lavorare in piena sicurezza. Servono responsabilità e competenza”.

Palermo 25 febbraio 2020 – Emergenza coronavirus: la Fp Cgil Palermo e  la Cisl Funzione pubblica Palermo Trapani hanno inviato una lettera alle direzioni generali di  Asp Palermo, Arnas Civico,  Villa Sofia-Cervello, fondazione “G.Giglio” di Cefalù e ospedale  Buccheri La Ferla Fatebenefratelli chiedendo un incontro urgente con le diverse aziende.
   La situazione, con il primo caso registrato a Palermo e il proliferare nel  Paese dei contagi da “coronavirus”, impone, scrivono nella lettera  Fp Cgil e Cisl Fp, di “gestire la fase attuale  con responsabilità e competenza che sicuramente non mancano alle strutture che voi dirigete”.


   Un’emergenza che richiede l’intervento diretto e l’attenzione vigile da parte del personale medio e paramedico. “E’ preoccupante il numero di operatori sanitari infettati perché, è fuor di dubbio,  in questa battaglia in prima linea ci stanno medici, infermieri, Oss, operatori sanitari. Spetta alle lavoratrici e ai lavoratori della sanità accogliere, prendere in carico, assistere e curare gli ammalati – scrivono i segretari generali di Fp Cgil Giovanni Cammuca e di Cisl Fp Lorenzo Geraci –  Questo lavoro deve essere svolto in piena sicurezza a tutela degli assistiti e degli stessi operatori perché nella sciagurata ipotesi che qualcuno di loro si ammali ci sarebbe un paziente in più e anche un operatore in meno la cui assenza graverebbe pesantemente nell’organizzazione del lavoro”.
   Al fine di definire  provvedimenti organizzativi,  misure da adottare a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e l’eventuale potenziamento dei servizi sanitari mediante assunzioni straordinarie, i sindacati chiedono ai dirigenti  un incontro urgente per   ciascuna azienda


   I sindacati della Funzione pubblica oggi invieranno altre lettere in tutti i posti di lavoro dove c’è il front-office e quindi contatto diretto con il pubblico e maggiore rischio di esposizioni, come Inail, Inps,  enti locali, porto e aeroporti, dove ci sono Agenzia della dogana  e Croce rossa. Fondamentale – per i sindacati – è la  formazione del personale, a partire dal corretto modo di indossare i  dispositivi  di protezione individuali. Altre lettere sono state già partite  nei giorni scorsi.