E’ necessario avviare con urgenza il processo normativo per la depenalizzazione della responsabilità professionale dei medici, che, in questo periodo di emergenza pandemica, sono impegnati nell’assistenza e nella cura dei malati di COVID-19, per difenderli dal timore di richieste di risarcimento del danno per colpa grave”.
Lo affermano i deputati regionali Giovanni Bulla, Marianna Caronia, Antonio Catalfamo, Giuseppe Compagnone, Giuseppe Gennuso, Luisa Lantieri, Carmelo Pullara e Stefano Pellegrino.Gli operatori sanitari  – spiegano gli otto parlamentari – lavorano in una condizione di grave criticità strutturale, spesso in condizioni proibitive, anche per la mancanza di adeguati dispositivi di protezione personale, con nuove esigenze di definizione dei casi sospetti e sono anche impegnati in scelte difficili. 

E’ doveroso che a loro venga assegnata la piena tutela giuridica, perché il peso dell’emergenza sanitaria non può ricadere sulla pelle dei singoli medici più di quanto già sta accadendo. L’elevato numero di decessi tra i pazienti, ma anche tra gli stessi medici, crea allarme e preoccupazione e le istituzioni hanno il dovere di tutelare il lavoro dei professionisti della Sanità.E’ urgente, quindi,  – proseguono i parlamentari – avviare un iter di modifica della Legge 24 del 2017, la cosiddetta Legge Gelli-Bianco, per l’aspetto che riguarda la responsabilità professionale dei medici e del personale sanitario, inserendo una norma depenalizzante, che permetta ai medici di evitare di ritrovarsi oggetto di cause di risarcimento per presunti episodi di malasanità legati all’epidemia di COVID-19, limitandone la responsabilità alle sole ipotesi di condotte dolose.Abbiamo chiesto, dunque, nella seduta del 31 marzo us – affidando l’intervento all’On.le Carmelo Pullara, in qualità di Vice presidente della Commissione Salute – al Governatore Musumeci e al Vicepresidente Armao di farsi portatori di questa istanza, finalizzata alla depenalizzazione della responsabilità medica, presso il Governo Nazionale. E di istituire – concludono gli otto deputati- contro tentativi di speculazione e di pratiche scorrette nei confronti del personale sanitario, un fondo a tutela non solo sul piano civile ma anche per la difesa immediata, come riconoscimento dello straordinario impegno profuso per difenderci dalla pandemia in atto”.