Con un emendamento del M5S all’Ars di cui è prima firmataria la deputata Roberta Schillaci, è stata allargata la platea dei soggetti beneficiari dei provvedimenti per iniziative sociali e per strumenti di sostegno al reddito che la Regione sarà chiamata ad adottare in favore dei lavoratori discontinui, stagionali e atipici che non accedano già alle prestazioni di integrazione e tutela salariale di cui al decreto legge 17 marzo 2020, n. 18. “Si tratta – spiega la deputata – degli assistenti di base impegnati nelle scuole o nei centri diurni per anziani e disabili.
Il parlamento regionale non poteva sottovalutare il fatto che questi lavoratori, con la chiusura delle scuole fino a settembre per l’emergenza Covid, non potranno svolgere alcun servizio. Peraltro molti di loro hanno un contratto con le cooperative con scadenza maggio 2020. Era necessario quindi dare la possibilità a tutti i lavoratori che non potranno avvalersi di altri strumenti di sostegno al reddito di essere tutelati. Sarebbe importante che la Regione in attuazione della norma prevedesse una riconversione del servizio, permettendo anche il servizio a domicilio così come previsto dall art. 48 del Cura Italia” – conclude la deputata.