La lettura è sempre una piacevole scoperta che permette di arricchire la mente ed allenare le emozioni, conoscere la storia, personaggi che incarnano sentimenti e vicende universali come quelle descritte nel poema di Omero, l’Odissea, una delle più belle avventure con cui il cuore umano possa essersi mai imbattuto.
Marilu’ Oliva, omaggia l’Odissea, scrivendo un libro di recente pubblicazione per la casa editrice Solferino,”L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre” in cui ci ripropone della grande avventura di Ulisse, il ritorno verso Itaca, raccontandola attraverso la storia delle donne che lo accolsero nel suo lungo viaggio.
Donne che in alcuni casi rallentano il percorso come Calipso o Circe, ma che tuttavia lo confortano, sorreggono, gli offrono un nido in cui trova conforto.
La prospettiva dell’autrice è domandarsi come sarebbe stato il viaggio di Ulisse senza questi incontri, tutte a loro modo, hanno teso una mano a quest’uomo. Sono donne descritte e declinate nei loro sentimenti profondi, di amore e odio nello stesso tempo verso l’amore in generale.


Odisseo viene raccontato in queste pagine, non solo come l’eroe astuto, ma anche come l’uomo che nel silenzio e nella solitudine, si scioglie in un pianto umano che rivela i sentimenti di nostalgia e fragilità, rendendoci un ritratto tenero e non solo di guerriero spietato e arguto come siamo soliti immaginarlo.
Chi è Ulisse? É un naufrago sottoposto a tante prove dal destino, che ricorda nei luoghi in cui è esule, sempre la sua origine e la sua terra, la sua donna, che nella sua mente è un’ossessione , non basta giacere tra le braccia di un’altra per dimenticare l’amore.
Penelope rappresenta la casa, il legame, la donna che ha rapito il cuore di un uomo astuto, per lei ha fatto costruire un letto nella loro casa su radici forti di ulivo, simbolo di forza, sarà proprio quel letto, quel segreto che conoscono solo lui e Penelope e rivelare a Penelope la vera identità di quel mendico che si è presentato al palazzo,prima che si compia la vendetta contro i proci.
Potremmo non approvare tutte queste avventure amorose di Ulisse, potremmo provare antipatia per questi incontri in cui Ulisse si lascia andare in abbracci con altre donne. La lettura ci aiuta a capire che in fondo qualunque donna lui incontri non è altro che un ponte tra una sfida ed un’altra, avrebbe potuto resistere Ulisse senza una donna? Chissà perchè Omero, diede questa lettura, forse per raccontarci i tanti volti della vita di un uomo, il carattere delle donne, nelle sue molteplici forme.
Calipso soffrirà per Odisseo, sente tutta l’indifferenza di quest’uomo, il cui sguardo è sempre rivolto altrove, l’ingratitudine di Odisseo la tortura come punture di uno scorpione velenoso.
Altra figura interessante tra le donne incontrate è Nausicaa, principessa dei feaci, che appare una fanciulla astuta dal comportamento regale , anche lei darà riparo all’uomo ne riconoscerà la grandezza aldilà del corpo malconcio con il quale le si presenterà al cospetto.
Odisseo, chide ospitalità e proferirà parole universali “nessuno merita di essere ignorato, dietro ogni esule si nasconde storie che dovremmo tutti ascoltare perchè potrebbero aiutarci a ribaltare i pregiudizi”, niente di più attuale, l’Odissea resta un capolavoro di scrittura umana per la grandezza dei sentimenti narrati .
Anche Circe riconosce in Odisseo, un uomo straordinario lui è il simbolo di ogni uomo che ha masticato la polvere del mondo , solo di lui che è forte si invaghirà, ma anche lei pur volendolo trattenere dovrà lasciarlo andare.
Odisseo perpetua continui abbandoni, le donne ci appaiono come ancore , ma sono anche un po’ “strumenti” , solo lei, Penelope riceverà l’amore.che non conosce fine.
Penelope al contrario di Odisseo è colei che rappresenta il focolare domestico, lo custodisce, ne è la fiamma, in un momento di debolezza, quando Odisseo è entrato nella sua casa con le vesti del mendicante lei si confida con questo straniero e racconta gli anni di umiliazione ricevuti, la nostalgia del tempo, l’incertezza del domani, la solitudine, la difficoltà di potersi fidare di qualcuno.
Infine c’è Euriclea la serva devota, che lo riconosce e che fedele mantiene il segreto fin tanto che non arrivi il momento giusto per la vendetta.
Volti di donne che nel poema sono raccontati, qui ci appaiono con una forza diversa,in una prosa interessante che svela il ventaglio del carattere delle donne
Un libro che ci fa ritornare indietro nel tempo e ci fa riscoprire l’attualità di una storia che non conosce tempo.

Sabrina Miriana