La Squadra Mobile di Palermo ha proceduto all’esecuzione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare degli arresti domiciliari e della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale di insegnante emessa dal GIP del Tribunale di Palermo dott. Rosario Di Gioia su richiesta del PM dott.ssa Giorgia Righi del pool coordinato dal  Proc Agg dott.ssa Annamaria Picozzi, nei confronti di  un sessantenne palermitano.

L’uomo, insegnante presso un istituto superiore della città, è indagato per il reato di atti persecutori e per avere posto in essere atti idonei e diretti in modo non univoco a compiere atti sessuali in danno di una sua alunna minorenne.

Nel mese di maggio dello scorso anno, infatti i genitori della ragazza si recavano presso i locali del Commissariato Libertà per denunciare i comportamenti che il professore aveva avuto nei confronti della figlia.

In seguito, le indagini della quarta sezione della Squadra mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo permettevano di avere un quadro dettagliato sulla personalità dell’uomo, che aveva un precedente specifico. Venivano ascoltate altre alunne e docenti e acquisita la documentazione scolastica.

Inoltre, nel marzo di quest’anno si riceveva una nuova denuncia dei genitori della ragazza relativi alla presenza nei pressi della loro abitazione dell’uomo che avrebbe tentato di parlare e di trattenere la figlia con la forza.