Pollina si prepara a onorare San Giuliano. Nonostante le restrizioni imposte dal Governo e dalla CEI per far fronte al pericolo di diffusione del coronavirus – che per la verità non ha mai sfiorato questo territorio –, la comunità pollinese non poteva non festeggiare, come ogni anno, il suo santo patrono.
Sarà una festa evidentemente sui generis, ma il parroco, don Giuseppe Amato, ed i suoi collaboratori hanno voluto conservare i momenti chiave della tradizione, come l’offerta dell’olio e la benedizione dei campi. Ci sarà anche l’atto di affidamento della città al santo da parte del Sindaco Magda Culotta: per lei sarà l’ultima festa patronale col tricolore addosso, visto che il suo mandato è in scadenza quest’anno.
Mancherà, invece, la tradizionale processione, come da disposizioni della conferenza episcopale siciliana. Il parroco ha tuttavia concesso a chi deve espletare il proprio voto nei confronti del santo di compiere in autonomia l’itinerario processionale per poi recarsi alla santa messa, nella mattinata di domenica.
Il vescovo di Cefalù, Giuseppe Marciante, sarà presente alla messa solenne di domenica sera, che si svolgerà all’aperto, in piazza San Giuliano, con ingressi contingentati e subordinati al rigoroso rispetto della distanza di sicurezza, come per tutte le altre celebrazioni.
Come già preannunciato dal parroco nell’omelia di Pasqua, i pollinesi dovranno rinunciare a godere dei giochi pirotecnici e del classico spettacolo al Teatro Pietra Rosa: «Di concerto con i miei collaboratori, ho ritenuto giusto non effettuare la questua e fare a meno dei fuochi e degli spettacoli della tradizione: in questi tempi di ristrettezze è nostro dovere morale avere rispetto delle famiglie in difficoltà» – ribadisce don Giuseppe Amato – «Ci mancheranno tante cose, ma non di certo la benedizione del Signore e la sua provvidenza che, per intercessione di San Giuliano, raggiunge tutti i pollinesi sparsi per il mondo e tutti coloro che in questo momento vivono momenti difficili dal punto di vista economico».