In questi giorni stanno arrivando allo sportello di Federconsumatori Palermo molte segnalazioni di cittadini che lamentano il rifiuto da parte di molte strutture ad accettare i bonus vacanza. Istituiti dal Governo per agevolare le famiglie a fruire le ferie estive e per sostenere il settore del turismo in grande difficoltà a causa della pandemia.

Al di là delle polemiche degli operatori sulle modalità con cui è stato strutturato il bonus, lo riteniamo comunque un importante strumento di sostegno per le famiglie” dichiara Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo “solo se venisse davvero accettato”: 

 “Anche se è a discrezione dell’operatore la scelta, se accettare o meno tale bonus, dall’altra la mancata applicazione dell’agevolazione presso un numero piuttosto elevato di strutture rischia di rendere vana l’iniziativa, accentuando i danni al comparto del turismo, settore chiave nell’economia del nostro Paese e, questa estate, in gravissima crisi” continua Vizzini.

Va ricordato che Il bonus è fruibile nella misura dell’80%, sotto forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore, il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, da parte del componente del nucleo familiare a cui viene fatturato il soggiorno. Il contributo arriva a un massimo di 500 euro, per nuclei familiari composti da almeno tre persone,300 euro per due persone e 150 euro per single. In tutti i casi, i beneficiari devono avere un ISEE inferiore a 40mila euro.

La beffa, denunciata da tant,i è che, dopo aver superato lo scoglio della farraginosa operazione di attivazione bonus e aver versato un acconto all’agenzia o al loro cral, si sono visti poi rifiutare il bonus dalla struttura. Per questo è necessario uno sforzo congiunto, Governo e Associazioni degli esercenti delle strutture ricettive, affinché il bonus vacanze diventi uno strumento strategico per rilanciare una agonizzante stagione turistica” conclude Vizzini.