Da Think Tank ad acceleratore territoriale: Le 15 tappe dei workshop che hanno cambiato il volto di WESTART
Si è concluso da pochi giorni Europe on the road: ripartiamo dal basso, serie di workshop realizzati in diversi comuni della Città Metropolitana di Palermo, ideata ed organizzata da weStart, Think Tank di professionisti, prevalentemente siciliani, con l’obiettivo di creare una sinergia con le pubbliche amministrazioni e il tessuto imprenditoriale locale, in modo da progettare ed attuare una serie di azioni concrete, per rilanciare il territorio e l’economia sociale, colpita dall’attuale pandemia da Covid-19.
Il team di weStart, costituito proprio durante la fase di lockdown ha così progettato un tour di workshop, articolato in 15 “tappe”. Il percorso dei workshop che ha coinvolto in totale ben 70 comuni della Città metropolitana di Palermo, è iniziato il 22 luglio a Termini Imerese e nei successivi 9 giorni ha proseguito successivamente, nell’ordine: il 23 luglio a Partinico, il 24 luglio a Balestrate e Terrasini, il 25 luglio a Isola delle Femmine e Lercara Friddi, il 27 luglio a Bagheria, il 28 luglio a Monreale e Piana degli Albanesi, il 29 luglio a Bolognetta e Corleone, il 30 luglio a Caccamo, il 31 luglio a Castelbuono e Gangi, per concludersi, infine il 3 agosto a Carini, con la notevole partecipazione delle pubbliche amministrazioni, di piccole e medie imprese e istituti scolastici locali.
Le società “Powersint”, dell’Ing. Antonio Volpe e “StSicily” rappresentata dal suo CEO, l’Ing. Piero Tuzzo, hanno aderito con vivo entusiasmo all’iniziativa di Westart, accompagnando il team, durante le 15 tappe dei workshop. L’Ing. Antonio Volpe durante i workshop ha discusso della digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione, vista non solo come un strumento innovativo, ma anche come una necessità fondamentale, innanzitutto per i cittadini, oltre che per le PA e per gli operatori economici. L’Ing. Piero Tuzzo durante queste serie di incontri con PA e PMI ha presentato il suo modello di business, basato sull’internazionalizzazione attraverso la formazione.
Il tour di workshop è stato strutturato su 3 pilastri principali: fondi europei, nazionali e regionali; digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione e PMI, innovazione nel settore agricolo, artigianale, turistico e riqualificazione costiera, inserendo l’internazionalizzazione come un strumento per incrementare il turismo, l’occupazione e lo sviluppo economico.
Fra le diverse tematiche affrontate durante i convegni, è da evidenziare l’importanza delle recente istituzione della ZES (Zona Economica Speciale) nella Sicilia Occidentale, pertanto si è dato ampio spazio ai numerosi vantaggi che ne derivano e alle possibili opportunità da saper sfruttare sapientemente, durante gli eventi svolti in tre città inserite nella ZES: Termini Imerese con il suo agglomerato industriale, Partinico e Carini (considerando la prossima apertura del centro Ri.MED).
A tale proposito è utile ricordare che i benefici economici delle ZES previsti dal decreto legge n. 91/2017 riguardano notevoli incentivi fiscali, più credito d’imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e un consistente regime di semplificazioni che saranno stabilite da appositi protocolli e convenzioni e che comunque prevedono anche l’accelerazione delle procedure per garantire l’accesso agli interventi di urbanizzazione primaria (gas, energia elettrica, strade, idrico) alle imprese insediate nelle aree interessate.
Durante il primo workshop a Termini imerese, la Dott.ssa Maria Elena Oddo, europrogettista, ha illustrato le misure economiche per riqualificare le aree depresse; tema affrontato anche dalla Dott.ssa commercialista Marta Scalia, che ha approfondito l’argomento parlando degli incentivi e delle agevolazioni per le aree interne della ZES di Termini e Partinico. L’Ing. Nausicaa Allegra ha concluso gli interventi, discutendo delle Criticità e delle possibili aree di sviluppo interne alla ZES, da individuare nel 2020.
Per quanto riguarda invece, alcuni comuni della fascia costiera, come Balestrate, Terrasini e Isola delle Femmine si è discusso molto di riqualificazione costiera, attuata adottando possibili soluzioni innovative per il settore ittico e navale, in grado di ottimizzare le potenzialità offerte dai borghi marinari, per rilanciare i settori della pesca e del turismo. Durante il workshop, svolto a Bagheria (a cui ha partecipato la Dott.ssa Maria Antinoro, Dirigente Generale della Regione Sicilia al Dipartimento di Autorità di Certificazione dei Programmi Cofinanziati dalla UE), a tale proposito, è stata posta particolare attenzione ad un progetto, presentato dall’economista Alessandro Tomasello, per la riqualificazione dell’area destinata al settore della pesca, nella frazione marinara di Aspra ed una migliore gestione del mercato ittico di Porticello, frazione marinara della vicina Santa Flavia. A Balestrate, invece, si è discusso dello sviluppo di un sistema di monitoraggio ambientale con l’utilizzo di droni sottomarini, presentato dall’Ing. Pierluca Martorana, di un sistema di produzione di energia dal moto ondoso del mare, ideato dall’Ing. Vincenzo Franzitta, Docente di Fisica Tecnica Ambientale ed infine di un progetto per un sistema di bonifica di siti inquinati ed un sistema di produzione in acquacoltura, ideati dall’Ing. Natale Pipitone.
Una menzione particolare va sicuramente al workshop di Monreale, durante il quale il team di weStart ha proposto la possibile istituzione del dipartimento del designer e Fashion Tech all’interno del Liceo Artistico cittadino. Si tratta, quindi, di una strategia per rendere la città la Fashion City del Mediterraneo, grazie al fascino esercitato dalle sue bellissime risorse architettoniche e artigianali ed, inoltre, dalla breve distanza che la separa da Palermo, rendendola quindi un perfetto centro raggiungibile sia da studenti sia da imprenditori nel campo della moda, del design e dell’arte, dove è ancora vivo il ricordo della sfilata di successo di tre anni fa, ideata ed organizzata da Dolce & Gabbana.
Anche il workshop svolto a Piana degli Albanesi, occupa una nicchia speciale, nel percorso di Europe on the road: ripartiamo dal basso; difatti è stato affrontato il tema dell’identità culturale, legata alla comunità Arbëreshë, in essa presente. In merito alla questione l’Avv. albanese Matilda Balliu, dello studio legale Muja & Associati, membro di weStart e co-organizzatore degli eventi del workshop, ha descritto gli strumenti finanziari, da impiegare per promuovere e valorizzare le attività economiche delle comunità Arbëreshë in Sicilia, dove rimangono ancora molto radicate le antiche tradizioni di origini albanesi.
Un’altra nota di rilievo è l’evento svolto a Corleone a cui ha partecipato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia, Edgardo Bandiera, che ha dato il suo sostegno all’imprenditorialità agricola corleonese e ai comuni vicini. Leoluca Cascio, studioso di antropologia, ha presentato un progetto per la realizzazione di un modello animato di rivisitazione storica, con l’uso della realtà aumentata: un metodo innovativo che permette al visitatore di conoscere la storia che c’è dietro ad un reperto, da un’altra “visuale”, dando la sensazione di “viaggiare nel tempo”.
Per quanto riguarda il workshop di Caccamo, weStart ha proposto la possibile creazione di un format televisivo dedicato alla cucina; una sorta di “MasterChef Sicilia”, che abbia come trampolino di lancio l’Istituto Alberghiero cittadino.
I workshop hanno rappresentato l’occasione per approfondire il tema del Marketing Territoriale, legato allo sviluppo dei territori siciliani; in particolare durante il convegno svolto a Castelbuono, il team weStart ha proposto l’adozione del brand: “100%Sicilia e Lavoro”, derivante dall’iniziativa di successo del Maestro Gelataio Salvatore Naselli, ideatore del marchio “100%Sicilia”, con il quale vengono realizzati prodotti di pasticceria, con ingredienti rigorosamente siciliani. Secondo weStart “100%Sicilia e Lavoro”, deve rappresentare la ricerca continua di talenti, prodotti e ricchezze siciliane, dove il minimo comune denominatore, non sarà soltanto l’azienda con il suo prodotto tipico siciliano, ma l’intero Sistema Lavoro-Sicilia.
Fra i temi trattati durante i vari workshop, il filo conduttore è stato rappresentato dall’innovazione tecnologica nella fase 4.0, che in pratica ha ormai preso piede in tutti i settori.
Un settore che non poteva rimanere escluso dalla rivoluzione tecnologica 4.0 è sicuramente l’agricoltura, un tema che è stato affrontato nel corso del workshop svolto a Gangi e che è stato approfondito dal Medico Veterinario Santino Barreca; il quale ha illustrato il concetto di “Agricoltura di Precisione”, inteso come approccio finalizzato ad eseguire interventi agronomici mirati ed efficienti, tenendo conto delle effettive esigenze colturali e delle caratteristiche biochimiche e fisiche del suolo. L’Agricoltura di Precisione, in pratica è in grado di fornire e gestire più informazioni, in maniera più accurata e tempestiva, permettendo di automatizzare attività produttive altrimenti non collegate. Il tutto, integrando le attività di campo con gli altri processi (logistica in primis) che afferiscono all’azienda agricola nel suo complesso, il cosiddetto Internet of Farming.
Da evidenziare la notevole partecipazione della Dott. Ilaria Scarpetta, Collaboratrice Parlamentare presso il Senato della Repubblica, che nel suo intervento ha descritto le normative internazionali, dalle SDGs alla decade ONU, per l’agricoltura familiare. L’innovation broker Maria Antonietta La Greca, invece, ha parlato dell’innovazione in agricoltura e degli incentivi europei.
Nell’evento di chiusura di Carini, weStart ha proposto la realizzazione, di un incubatore certificato di Start-Up nel campo sanitario, considerando la creazione in città, del nuovo centro Ri.MED, un polo di ricerca scientifica sulle biotecnologie che consentirà alla Sicilia di assumere una posizione di primo piano nello sviluppo di farmaci, vaccini e dispositivi medici di nuova generazione, attraendo a Palermo i migliori ricercatori e riuscendo a trattenere così nel nostro Paese i migliori medici e scienziati italiani; contrastando così il triste fenomeno della “fuga di cervelli”. Al workshop di Carini era presente l’Onorevole Girolamo Turano, Assessore Regionale alle Attività Produttive, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dello sviluppo delle zone ZES.
Un’altra figura di prestigio, presente all’evento di Carini, è il Dott. Maurizio Quarta, Amministratore Delegato di Temporary Management & Capital Advisors. Il Dott. Quarta, con una forte esperienza nel campo dello sviluppo aziendale sia in Italia sia all’estero, è specializzato nel fornire soluzioni basate sul temporary management, cioè l’affidamento della gestione di un’impresa o di una sua parte a manager altamente preparati e motivati, al fine di garantire continuità all’organizzazione, accrescendone le competenze manageriali già esistenti, e risolvendo al contempo alcuni momenti critici, sia negativi (tagli, riassestamento economico e finanziario) che positivi (crescita, sviluppo di nuovi business).
La strategia ideata dal Dott. Quarta, per Carini, si coniuga con la proposta da parte di weStart, alla futura amministrazione della città, per un modello di sviluppo sostenibile, che prevede una forma di partenariato pubblico-privato e si basa sullo sviluppo di un sistema dove le risorse locali, specializzate in processi industriali e aziendali potranno essere messe a disposizione per le Start-Up e le aziende territoriali.
In ultima analisi, si è trattato di un tour di eventi, davvero molto interessante e ricco di contenuti, ai quali weStart, rappresentato dal fondatore, il giovane avvocato Manfredi Mercadante, ha risposto fornendo consigli e proponendo soluzioni per una crescita economica siciliana. Il gruppo, costituito da un semplice think tank è diventato un vero e proprio “acceleratore territoriale”, con obiettivi chiari e progetti concreti per valorizzare le risorse che ogni realtà territoriale offre. Il gruppo di westart insieme ai suoi professionisti in diverse discipline si è proposto come una squadra formata da umili generatori di valori, in grado di agire come “acceleratori del territorio”, avviando la giusta spinta per una ripresa che tarda troppo ad arrivare, per riuscire a superare le criticità attuali.