E’ notizia dei giorni scorsi  di “un nuovo  rilancio” da parte di imprenditori e politici di turno,relativo allo storico Pastificio Castagna, chiuso oramai da anni. Ripercorrendo la storia di questo pastificio ,come viene riportato ne “Il Petrino- che la nascita del molino e pastificio, sito in contrada “Ponte”, si deve a due delle famiglie più facoltose di Petralia Sottana, i Pucci e i Calascibetta che, pur presenti in molti altri settori economici del paese, nei primi anni del XX secolo, decisero di costruire un importante pastificio per la lavorazione della pasta e dei suoi derivati. La prima struttura costituita da un imponente edificio in pietra, ancora esistente, e ingrandita nell’anno successivo, fu inaugurata il 20 luglio del 1905.

La nuova azienda si rivelò subito un ottimo investimento e inizio immediatamente una produzione a livello industriale diventando particolarmente attiva ed ottenendo immediatamente grandi riconoscimenti in occasione delle mostre internazionali più importanti. Nel 1907 ottenne il “Grand Prix” e la “Medaglia d’Oro” rispettivamente all’esposizione di Londra e di Madrid. Senza ombra di dubbio lo stabilimento, che per quegli anni risultava uno dei più moderni d’Italia e che aveva attratto proprio per la sua modernità il poeta polizzano Giuseppe Antonio Borgese, deve la sua fortuna ai tecnici ed agli ingegneri che ne progettarono le catene di funzionamento. Bisogna tener presente che ancora in quegli anni Petralia Sottana non disponeva dell’energia elettrica, (questa arrivò solo alla fine del 1909), per cui lo stabilimento funzionava con motore idraulico, il molino a cilindri e il pastificio disponeva di un asciugamento termo-meccanico brevettato. La “Pasta delle Madonie” che molto probabilmente era l’unica in tutto il comprensorio, fu prodotta incessantemente sotto la gestione dei Pucci & Calascibetta fin dopo il lungo periodo fascista, che pur con le sue crisi non riuscì a indebolire un’attività molto consolidata.

Purtroppo all’inizio degli anni cinquanta, dopo la morte dei fondatori, gli eredi non furono in grado di continuare l’attività intrapresa dai promotori, anche perché i macchinari, che per quel tempo erano diventati ormai obsoleti, richiedevano investimenti non indifferenti per un immediato ammodernamento. Nonostante la buona volontà,  non essendo in grado di affrontare le grosse spese di rinnovamento furono costretti a chiudere i battenti e a sospendere l’attività che tanto lustro aveva portato nella nostra cittadina. Solo nel 1967 Santo Castagna e i suoi fratelli ne acquistarono la proprietà  e nell’anno successivo diedero inizio alla produzione industriale di pasta. La famiglia Castagna, originaria di Gangi, vanta una tradizione ed una esperienza in campo molitoria di oltre cinque generazioni. Il padre di “don” Santo, come comunemente la gente lo chiama, Francesco Paolo, dopo aver lavorato per anni presso un mulino ad acqua di proprietà del barone Li Destri, intorno agli anni ’20 costituì una società con la famiglia Farinella ed assieme costruirono a Gangi un moderno mulino che funzionò ininterrottamente fino alla seconda guerra. Poi la società si sciolse e Francesco Paolo con i propri figli continuarono l’attività  dal 1946 con un mulino proprio, anzi proseguirono una azione di potenziamento sia produttiva che commerciale dell’azienda e dopo la morte del padre, i figli, nel 1952, diedero inizio ad una produzione industriale di pasta. Come già detto nel 1967 l’azienda Castagna, nell’ottica di nuovo potenziamento rilevò il molino e pastificio dagli eredi dei Pucci & Calascibetta di Petralia Sottana che era rimasto inattivo da oltre un decennio.

L’esperienza di Santo Castagna che aveva lavorato come motorista fin dall’età di 14 anni preso l’azienda di famiglia si rivelò molto preziosa al fine di rimettere in sesto i macchinari e la catena di produzione che erano rimasti fermi per lungo tempo. Negli anni successivi, i Castagna intrapresero un’opera di ammodernamento dello stabile  e degli impianti dotando il pastificio di moderne linee di produzione della pasta a ciclo continuo ad alta temperatura. La “Molino e Pastificio Castagna” raggiunse l’apice del successo all’inizio del 2000, sotto la gestione dell’amministratore delegato, la compianta Rosetta Castagna,scomparsa di recente, quando acquisì una capacità molitoria giornaliera di oltre 75.000 Kg di grano duro che permettevano di produrre 30.000 Kg. di pasta al giorno in cinquanta formati diversi, oltre alla semola per il pane. In quel periodo, di massima produzione, aveva 26 dipendenti, e la pasta oltre ad essere venduta in Italia, veniva esportata anche in Israele, Russia e Malta. Nell’aprile dell’anno 2001, l’azienda aveva ottenuto anche la certificazione del Sistema di Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9002:94 per: Produzione e vendita di semola, semola di grano duro, sottoprodotti della macinazione e pasta di semola di grano duro. Dopo quegli anni di grande successo, in seguito a scelte societarie non appropriate, purtroppo, cominciò un lento ed inesorabile declino che ha portato nel 2007 allo stop dell’attività produttiva ed alla chiusura di un’azienda che oltre ad aver fatto la storia di Petralia Sottana rappresentava assieme al suo indotto una delle poche realtà lavorative del nostro paese.

Riavviare la produzione sarebbe il sogno di molti.