L’ Anniversario dell’inaugurazione della Centrale Idroelettrica Catarratti di Petralia Sottana avvenne in occasione della Festa di S. Maria Bambina, l’8 settembre.

La centrale Catarratti, situata in contrada Alastri, sfruttando l’acqua che scendeva dalle sorgenti omonime, ha fornito energia elettrica a Petralia Sottana dal 1908 al 1976 che quindi fu uno dei primi comuni siciliani “green”diremmo oggi, che si autoalimentava in termini di energia elettrica.
Il progetto dell’Ing. Rossi, del 1903, che per l’epoca, era all’avanguardia, venne portato a realizzazione in cinque anni, con diverse varianti in corso d’opera, con l’uso di strumentazione elettrica della Siemens e opere murarie delle manovranze petralesi.

Dalla vasca di carico, sita ad una quota di 1150 metri, l’acqua, incanalata in tubature, raggiungeva con un salto di 160 metri la centrale, ove veniva incamerata nella turbina, alla quale era collegato un alternatore da 5.3 kw, così producendo una tensione di 2000 volt. La corrente era trasportata poi mediante pali sino all’abitato in località Porticella, da cui giungeva infine, mediante un cavo interrato, alla stazione di trasformazione sita in Piazza Finocchiaro Aprile.Qui la tensione veniva trasformata a 220 volt per le piccole industrie e distribuita in tutto il paese a 125 volt. Inizialmente funzionava solo nelle ore tardo pomeridiane e notturne e non vi erano contatori: gli utenti pagavano in base alle lampade installate in casa.

Nel 1929, essendo cresciuto il fabbisogno, vennero installati un secondo generatore, un nuovo quadro ad alta tensione e nella sottostazione, un secondo trasformatore. Nel 1932 l’originaria turbina venne sostituita con una di tipo Pelton. Nel 1933 venne sostituita l’originaria vasca, che ormai si svuotava in poche ore, con una più vasta e moderna, e nel 1959 le venne affiancata una seconda vasca.

Direttore dell’azienda fu sino al 1960 Giuseppe Rusignuolo.
Nel 1976, i macchinari cessarono di funzionare, pur rimanendo i locali e le attrezzature di proprietà del Comune oggi restaurati e meta turistica oltre che didattica per gli studenti.

La centrale è stata restaurata nel 2008(cui si riferiscono le immagin) e si possono oggi ammirare tre gruppi turbo-alternatore, quadri elettrici e tanti pezzi unici, tra i pochi ancora funzionanti.

Lo stesso anno 1908 era stato attivato il pastificio Pucci-Calascibetta (poi Castagna) alimentato dall’acqua della centrale, che costituì nel XX secolo una realtà industriale di spicco delle Madonie.

(Pantaleo Pirastu)

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