“Nel prossimo fine settimana sarebbero previste oltre cinquemila cerimonie,
tra matrimoni, comunioni, battesimi. Eventi che saranno annullati o limitati a
pochi intimi, gettando nel caos e nello sconforto gli sposi e gli altri festeggiati.
Centinaia di migliaia di euro di prodotti deteriorabili saranno gettati. Un danno
che si va ad aggiungere ai mancati guadagni registrati nei mesi del lockdown.
Comprendiamo le ragioni di carattere sanitario, ma il governo non può non
tenere in considerazione l’impatto economico e sociale di decisioni prese
l’oggi per il domani: si preveda una deroga per gli eventi programmati
prevedendo rigidi controlli da parte delle autorità competenti e ristori per le
cerimonie che saranno annullate, così come ha richiesto il presidente della
Regione Liguria Giovanni Toti a nome della Conferenza delle Regioni”.
Lo scrive in una nota la presidente di Federmep – matrimoni ed eventi privati
– Serena Ranieri, commentando le misure adottate con l’ultimo dpcm.
“Il nostro settore, che conta 50mila tra imprese e partite iva e 300mila
lavoratori tra impiegati stabili e stagionali, è tra quelli più colpiti. Da marzo ad
oggi sono stati cancellati circa 65mila matrimoni e circa 200mila eventi di altra
natura. La perdita per il settore ammonta a circa 20 miliardi, senza contare
l’indotto. Oltre al mancato guadagno e alle perdite dirette per le cerimonie dei
prossimi giorni c’è un altro aspetto di cui tener conto: siamo inondati di
richieste disperate da parte degli sposi e delle famiglie che avevano in
programma cerimonie e feste nei prossimi giorni. Stiamo parlando di eventi in
location di grandi dimensioni, tali da garantire il distanziamento. Inaspriscano
i controlli, ma non facciano cadere la scure sul collo di migliaia di persone e
delle nostre imprese