Un Sindaco, di qualunque colore eletto, ha il dovere oltre che l’ambizione di
rappresentare una comunità nella sua interezza e non più, dopo le elezioni, solo la
parte che lo ha eletto. Dovere che deve esser ancora più urgente per chi viene eletto
da una minoranza degli elettori. Per tale motivo deve assumere comportamenti e
mettere in campo provvedimenti che uniscano, mettano insieme, includano e rendere
partecipe anche e soprattutto chi non lo ha votato. In questi 40 mesi di sindacatura
abbiamo visto un Sindaco solo al comando, ultras di un pezzo della nostra società,
sempre più minoritaria, che è molto più complessa di come spesso viene rappresentata
e semplificata nell’affermazione “sistema paese”; paese che negli ultimi anni sta
somigliando sempre più a realtà dove l’ingiustizia sociale e il disagio portano a
fenomeni quali violenze domestiche, soprusi, reati contro il patrimonio, alcolismo e
spaccio ed uso di sostanze stupefacenti.
E’ evidente che non è colpa di un Sindaco il fatto che stiamo facendo nostri i vizi e i
difetti della Società moderna; ma c’è una colpa nella narrazione se questi fatti sono
messi, sistematicamente, sotto il tappeto per dare un’ immagine, forviante, di ciò che
non siamo più o, probabilmente, non siamo mai stati.
In questi ultimi mesi resi più angoscianti dalla pandemia dove era necessaria una guida,
ancor di più di prima, più responsabile e più inclusiva, abbiamo visto un fiorire di
comportamenti ed affermazioni che hanno avuto l’effetto opposto: dividere,
confondere, non rassicurare, mettere categorie di cittadini una contro l’altra e
perfino assegnare patenti di untori del Covid-19.
Ci chiediamo e chiediamo il perché di tante parole usate a sproposito, oltre la
validazione scientifica in qualche caso, che potevano indurre a comportamenti
irresponsabili come ad esempio l’uso delle visiere per rendere “immuni”. Si anche
questo abbiamo letto, di una “immunità” che dovrebbe derivare dall’uso combinato di
visiere e mascherine, sempre ammesso che poi si indossino le mascherine. Non c’è
nessuno al mondo capace di affermare tanta sciocchezza, eppure noi lo abbiamo letto
ed ascoltato da chi ha la responsabilità di esser una guida per la nostra Comunità.
Guida e non capo ultras.
Guida e visionario e non guidatore con la visiera.
Guida per una popolazione e non per il “suo popolo” politico.
Il Sindaco ha annunciato, sei mesi fa, provvedimenti straordinari per “1 milione di
euro” a risarcimento dei danni economici per la prima ondata dell’emergenza Covid-19;
siamo dentro la seconda ondata e quell’annuncio tale è rimasto. Ora l’annuncio (tardivo)
di un contributo di 10 euro (un’elemosina mortificante) per i commercianti obbligati da
una sua ordinanza, con un’azione ancora una volta divisiva fra categorie di cittadini, a
fare un test sierologico o il tampone con scadenza mensile ed a proprio carico.
Un Sindaco del Pd con la Sua squadra, nello specifico, avrebbero fatto da mesi (lo
avevamo proposto già a maggio, appello ovviamente rimasto inascoltato) una ordinanza
per incentivare uno screening collettivo su base volontaria con un contributo per tutti
i cittadini spontaneamente aderenti a tale campagna di prevenzione e lotta della
pandemia; possibilmente, con la copertura dell’intero costo del test e/o tampone
mediante convenzione con strutture preposte, al posto della spesa inutile per l’
acquisto delle visiere.
Un modello, il nostro, di guida autorevole, collettiva, partecipata, inclusiva e
responsabile che sarebbe già impegnata nella programmazione dei risarcimenti per i
danni economici, inevitabili, della seconda ondata.
Ma NOI siamo fatti così, esseri immuni dal delirio.
Castelbuono, lì 16.10.2020
Per il Coordinamento
Il Segretario
Vincenzo Capuana