AMICI ROSANERO, PARLA IL PRESIDENTE DARIO MIRRI: LA DIRETTA TESTUALE

“Ho voluto fare questo incontro nonostante i risultati che ci fanno soffrire. Non ho voluto conoscere nessuna domanda prima, questa è una casa di vetro e io mi comporto come ho sempre sognato che un presidente si comportasse. Totale trasparenza perché non ho nulla da nascondere. So che devo delle risposte”

PREZZI BIGLIETTI
“Non ci sono scelte di prevaricazione nei confronti di qualcuno, soltanto l’emergenza di poter far entrare solo 1000 persone.
La scelta è stata fatta in funzione della quantità dell’offerta, ho delle responsabilità nei confronti della società che è un elemento terzo. Si è fatta una scelta dettata dall’offerta limitatissima, sono cambiate le regole. Aprire questo stadio costa ventimila euro, c’è un problema di costi strutturali, steward, filtraggio e prefiltraggio e così via. Non è detto che sia stata una scelta giusta ma necessaria. Noi volevamo fare direttamente abbonamenti per queste sedici partite rimanenti ma non siamo ci siamo riusciti con i tempi, probabilmente è soltanto una cosa rinviata. Gli abbonamenti permetteranno di poter abbassare i prezzi”.

CONCESSIONE STADIO
“Stiamo combattendo su canone e pubblicità, ci sono ancora dei problemi. In questo la società si sente sola e non sostenuta dall’amministrazione. Spesso bisogna ricorrere a ricorsi e spero che in questo caso non sia necessario. Qui sembra che si faccia una caccia al Palermo senza motivo, dobbiamo essere tutti dalla stessa parte. Vogliamo firmare al più presto questa convenzione ma la strada è in salita”

SOLDI VECCHIA PROPRIETA’
“A febbraio del 2019 abbiamo fatto una scelta di cuore e ragione, se non fosse stato il Palermo non l’avrei mai fatto. Che poi sia andata male è stato un rischio imprenditoriale che mi sono assunto, non avrei mai pensato che sarebbe successo tutto quello che è successo”.

TIFOSO E PRESIDENTE
“Vivo un conflitto perenne perché io so cosa vuol dire ragionare da tifoso. Se io non parlo è perché ho una responsabilità. Mi mordo la lingua ma durante i novanta minuti penso esattamente quello che pensano i tifosi. Purtroppo da presidente non posso fare il tifoso perché devo tutelare la società”.

SAGRAMOLA
“Ho cieca fiducia in lui, ama Palermo come nessun altra città ed è una garanzia, per me e Tony Di Piazza, avere una persona come lui che sostiene il progetto, è l’uomo chiave”.

VITTORIA
“Io ci credo anche ora che siamo ultimi, fra otto mesi è facile salire o scendere sul carro del vincitore. Sono convinto che possiamo andare in Serie B. Il dovere l’avevamo l’anno scorso, quest’anno non è così semplice. Si tratta di un campionato complicato e le difficoltà sono enormi, oggi partiamo con un ulteriore handicap ma stiamo costruendo. Il nostro investimento è mantenuto e garantito, abbiamo fatto tutto il necessario poi si può far bene o male”.

PUNTA
“Faccio fatica a non rispondere a domande tecniche ma non sono competenze mie. Abbiamo persone predisposte a questo, quando un presidente si mette a discutere su giocatori e allenatori destabilizza. In quanto azionisti io e Tony Di Piazza abbiamo fatto un investimento, abbiamo dato la responsabilità a chi ce l’ha, poi non mi fate dire se altre squadre hanno punte più forti delle nostre. Siamo ultimi in classifica, il giudizio sarebbe troppo facile. La squadra avverte la responsabilità e può diventare positiva se i tifosi cominciano a crederci, qui mi sembra che non ci creda nessuno dal primo giorno. Ad esempio Luperini è arrivato come se non fosse nessuno, accettando questa sfida e tante motivazioni. Si può indovinare e sbagliare, ma nella parte tecnica se mi mettessi a parlare di singoli distruggerei tutto”.

SERIE B
“Si è fatta confusione legata al numero dell’investimento. Abbiamo previsto un budget in sede di gara di circa 10 milioni di euro. Dopo il Covid abbiamo riconsiderato insieme a Tony Di Piazza il budget considerando i costi e i ricavi: dopo il Covid i ricavi si ridurranno a otto ma l’elemento fondamentale è quello di aver mantenuto la promessa di investire oltre sei milioni che servono per mantenere la differenza fra costi e ricavi. Avremo otto milioni di costi e due milioni di ricavi che speriamo di fare perché ad oggi questi sono zero. Nessuno mai ha detto che avremmo comprato sei milioni di euro di giocatori, qualunque squadra non ha comprato giocatori ma ha sottoscritto contratti con i giocatori equivalenti agli stipendi. Non c’è stato nessun passo indietro, abbiamo mantenuto gli investimenti ma perdiamo i ricavi. Mi sembra una professione di fede concreta”.

MOMENTO SQUADRA
“Il campionato del Palermo non è iniziato, speriamo inizi domani. Un inizio da incubo, imprevedibile per tutti. Dobbiamo affrontare la situazione, mi aspetto da parte di tutti sostegno in questo processo di crescita. Le sconfitte non devono permettere di perdere i tifosi, questo conferma che i tifosi del Palermo non sono i quarantamila di Roma. La sconfitta del Palermo è un lutto, fa malissimo figuriamoci prenderne tre. La squadra deve migliorare ma non abbiamo la bacchetta magica. Dobbiamo avere la coscienza a posto, noi abbiamo fatto il nostro ma ora devono arrivare i risultati, l’ultima sconfitta è ingiustificabile. Non è accettabile, la squadra deve rafforzarsi ma anche con il sostegno di tutti. I tifosi devono avere la responsabilità di sostenere la squadra”.

OBIETTIVI
“Abbiamo iniziato il campionato per vincerlo, altrimenti non avremmo investito sei milioni. Poi se perdiamo tre partite su quattro è un altro discorso. Questa squadra deve solo crescere, non so poi dove arriverà. Credo che la nostra sia una buona squadra e l’abbiamo fatta per provare a vincere, ora certamente è tutto più in salita”.

ACQUISTI
“Abbiamo aspettato Boscaglia per completare la rosa. Sono arrivati giocatori coerenti e conformi alle sue richieste, erano tutti giocatori che il tecnico conosceva”.

ANCORA PUNTA
“Se non avessimo perso tre partite, avessimo giocato bene e non avessimo segnato sarebbe stato diverso. Io non credo che il problema sia quello, non abbiamo non vinto a Bisceglie per colpa della punta. Non credo esista la punta da 15 gol in Serie C tranne la Reggina, negli anni novanta avevamo Lunerti e Buoncammino, gente di categoria di certo non bomber. Credo che Saraniti rappresenti quel giocatore di categoria con tanta esperienza, vedremo come andrà”.

CENTRO SPORTIVO
“Il centro sportivo è un elemento fondante, per me la realizzazione del centro sportivo vale la promozione. Ha un valore importante per lo sviluppo di un progetto, è incredibile che la quinta città d’Italia non abbia un centro sportivo. Gli infortuni credo non esista certezza sulla causa, il Palermo l’anno scorso si è allenato al Pasqualino e non ha avuto tutti questi infortuni. Se esistessero regole nessuno farebbe gli allenamenti in sintetico. Anche a Carini stiamo investendo, circa ventimila euro per adeguare il campo a quelli di ultima generazione. Per quanto riguarda il Tenente Onorato i militari ci hanno chiesto il rifacimento della pista con un costo di 450 mila euro oltre alle spese di ordinaria manutenzione, cosa mai successa e incredibile. Ci hanno mandato via perché dovevamo rifare la pista di atletica oppure nulla, inaccettabile. Realizzeremo il progetto di Torretta e abbiamo trovato l’accordo con il privato per la concessione del campo sportivo compreso nel terreno scelto, aspettiamo l’amministrazione di Torretta. Stiamo cercando di gestire i tempi della burocrazia perché a quanto pare è necessario fare una gara che a questo punto speriamo di vincere. Non possiamo allenarci allo stadio perché lo staff tecnico ritiene che gli allenamenti distruggano il campo da gioco, stiamo alternando i giorni fra il Barbera e il Pasqualino”.

DIFFICOLTA’ MAGGIORE
“I risultati. Quello che posso fare io lo affonto con coraggio e probabilmente incoscienza, i risultati sono rimessi agli altri e mi rendo conto che è l’unica cosa che conta. Se non vinciamo le partite nessuno potrà seguirmi, potessi scendere in campo farei di tutto per rendere felici i tifosi”.

VENDERE LA SOCIETA’
“Abbiamo costituito questa società mettendo 15 milioni di capitale nella holding, nei prossimi due anni investiremo questi soldi e non avremo debiti per i prossimi anni essendo tutto capitale sociale immesso nella società, un investimento reale. Investiremo fino a quando questo capitale sociale potrà essere investito sperando nei risultati positivi della squadra. Ci rendiamo conto che il valore della società è importante, vogliamo versare tutto il capitale al più presto, nei prossimi mesi, per dare sostenibilità e forza concreta alla società. Contatti con imprenditori? Andiamo avanti nell’investimento con Tony Di Piazza fino a quando abbiamo le forze per sostenerlo, crediamo che con quindici milioni in massimo due anni possiamo andare in Serie B. Se domani arriva lo sceicco non abbiamo dubbi del fatto che un ulteriore investimento sarebbe gradito ma non abbiamo avuto contatti e non c’è stato interesse sul Palermo”.

DI PIAZZA
“Il fatto di accettare l’idea di versare tutto il capitale credo vada nella direzione di voler proseguire nel suo impegno. Le divergenze ci sono, io non sono informato su molte cose e va bene così perché molte cose non sono di mia competenza mentre invece lui vuole essere informato, pensava che le cose sarebbero cambiate rispetto ai primi accordi presi ma il rispetto dei ruoli è fondamentale. Paparesta? I legali di Di Piazza stanno lavorando per trovare una soluzione che possa permettergli di avere una persona fidata all’interno della società”.

STADIO DI PROPRIETA’
“Intanto io non sono amico di nessuno, ho rispetto per Orlando e rispetto dei ruoli. Stiamo parlando con l’amministrazione, è assurdo che siamo gli unici in Italia che hanno uno stadio su un sedime non del Comune ma della Regione. Se il Palermo avrà lo stadio di proprietà come tante città sarebbe un traguardo straordinario. Il Parlamento ha stabilito che il parere della Sovrintendenza adesso è secondario e non vincolante, questo ci permette di poter evitare tanta burocrazia per la ristrutturazione dello stadio. Lo stadio può diventare un luogo funzionale di aggregazione e in quel caso gli investitori avrebbero un grande interesse nel Palermo”.

PALERMO CHANNEL
“Stiamo investendo nella comunicazione ma il canale tv del Palermo è ingestibile come costi. Siamo però molto attenti su questo aspetto e il podcast si muove proprio in questa direzione”.

TRASPARENZA
“Credo sia un dato di fatto che il Palermo non vincerà lo scudetto, ma non perderà mai la determinazione e la trasparenza del progetto. Vogliamo mantenere solidità ma vogliamo anche raggiungere traguardi sportivi importanti. Chi tifa Palermo ha un coraggio diverso rispetto a chi tifa le grandi. Se tifi Palermo sei palermitano, nella mia visione del tifo se sostieni altre squadre non sei palermitano. Non mi interessa avere vetrina e non ho bisogno di essere visibile, voglio solo il bene del Palermo. Abbiamo cambiato cose pazzesche come gestione di bar e negozi assurde, adesso il Palermo è di una trasparenza unica. Stiamo lavorando sullo sviluppo commerciale, su accordi con sponsor regionali per far crescere il territorio”.

VITTORIA BANDO
“La gara è stata vinta perché il nostro progetto è infallibile. Ho chiesto ad Orlando di pubblicare le lettere dei progetti dei Colella e degli arabi, lettere che noi abbiamo pubblicato da subito. Nella lettera dei Colella non c’era niente, gli arabi erano un flop, erano tutte chiacchiere. Non ho avuto cortesie da nessuno, la commissione ha preso atto di un progetto sul quale abbiamo lavorato alacremente per tre mesi. Ferrero ha presentato un progetto di due paginette per una città come Palermo. Il nostro era semplicemente il progetto migliore perché era costruito per esserlo”.

INVESTIMENTO
“Non mi pento di niente perché ho ragionato con il cuore. Ripeto non sono un benefattore, ma quando si parla di Palermo io ragiono con il cuore. Nessuno viene per beneficenza, il Palermo non è un gioco, è un investimento e con i risultati può essere anche un ottimo investimento”.

MERCHANDISE
“Ci siamo trovati uno store con il marchio Palermo sui quali gli accordi presi in passato presentano aspetti da visionare in tribunale. I signori che gestiscono questi store avevano accordi strani con la vecchia proprietà. Avevamo avviato accordi prima del Covid per aprire dei corner in città con il controllo diretto. Crediamo molto nel merchandise e l’e-commerce è il futuro. Aprirà questo venerdì lo store ufficiale all’interno dello stadio”.

RITIRO A PETRALIA
“Non compete a me parlare di questo. Il Bisceglie ha iniziato la preparazione due settimane fa e ci ha comunque battuto, non credo che il ritiro a Petralia o la mancanza di allenamenti sia il problema perché il Bisceglie ci ha battuti senza ritiro e senza amichevoli”.

PIANIFICAZIONE MARCHIO
“La strategia è vincere, senza quello è tutto inutile. Dobbiamo lavorare sulle vittorie. Sul museo stiamo facendo un investimento, stiamo tenendo fede a quanto detto ma è una cosa che dà valore nel lungo periodo. Non possiamo non fare progetto a lungo termine se ci concentriamo solo sul lato puramente tecnico. Il centro sportivo è la fortuna del Catania e se non è fallito è successo proprio perché aveva il centro sportivo. Dobbiamo avere anche noi qualcosa di patrimonio, diventa essenziale per dare fondamenta alle società più dell’attaccante buono. La mia responsabilità più grande è l’equilibrio”.

“LO SCEICCO”
“Se viene lo sceicco sono l’uomo più felice del mondo. Il Palermo non è di Mirri, il Palermo deve spiccare il volo e al momento ci siamo noi per farlo. Se c’era davvero lo sceicco poteva venire l’anno scorso, la verità è che gli unici che si sono presentati siamo stati noi tutto il resto erano chiacchiere”.

Da forza Palermo.it