Si è svolto la scorsa settimana l’incontro fra la neo-insediata amministrazione comunale
di Termini Imerese, nelle persone del sindaco Maria Terranova (foto) e dell’assessore Maria
Concetta Buttà, e le istituzioni scolastiche della città, con la partecipazione dei dirigenti
Marilena Anello, Fabio Angelini, Maria Bellavia, Patrizia Graziano, Maria Concetta
Porrello e una rappresentanza degli staff.
Un incontro dal carattere concreto, che si è concentrato sulle tematiche del contrasto al
Covid-19, la condivisione di buone pratiche e la lucida analisi dell’estrema complessità
di una situazione sanitaria che, tuttavia, non può condurre all’abdicazione del ruolo di
vivaio educatore e formatore da parte delle scuole. La scuola c’è, anche e soprattutto
nell’emergenza. E’ questa la voce unanime di tutti i dirigenti scolastici di Termini
Imerese, appoggiati con forza dall’amministrazione comunale.
Con grande impegno le istituzioni scolastiche del Territorio stanno doverosamente
seguendo i protocolli sanitari, con resilienza e nella consapevolezza che il tempo a
venire non sarà più semplice di quello attuale, ma con la “vision” condivisa
dell’importanza della didattica in presenza che vale e varrà il sacrificio di questo surplus
di lavoro anti-Covid. Termini Imerese afferma dunque una scuola in presenza, viva,
tangibile, non ritenendo plausibili allo stato attuale soluzioni di chiusura ma, al contrario,
di apertura in senso letterale oltre che metaforico. E’ sottinteso che ciò si contempererà
con le previsioni del più recente DPCM che sancisce, per le scuole del secondo ciclo,
una complementarietà fra didattica in presenza e digitale integrata.
A supporto di questa vision di scuola, l’amministrazione comunale e i dirigenti scolastici
proseguono il loro raccordo; prossimo appuntamento (in particolare con i tre istituti
superiori, dato l’alto tasso di pendolarismo) è un’imminente interlocuzione congiunta con
l’U.S.C.A. e le compagnie di trasporto. Rimane alta l’attenzione anche sulle altre
importanti questioni irrisolte, prima fra tutte il bisogno di locali sia per superare
l’emergenza che per continuare in seguito ad offrire il servizio scolastico.