Da marzo ad oggi, nulla è più come prima. Sono cambiate le nostre abitudini ed è accresciuto il senso di precarietà che ci ha privati di ciò che, un tempo, ci faceva sentire invulnerabili. Lo scrive, nella ricorrenza del 4 novembre, il sindaco di Campofelice Michela Taravella.
Stiamo vivendo – dice – una “guerra atipica”, presente in ogni attimo della nostra giornata, contro cui le uniche armi di contrasto sono rappresentate dalla “prudenza” di saper sacrificare la nostra socialità e la vicinanza ai nostri affetti. Una guerra che sta mietendo molte vittime, sotto tanti aspetti.
E le forze armate – osserva – anche in questa occasione, si sono contraddistinte per il grande impegno assunto nell’affrontare questa emergenza, ponendosi a tutela della popolazione e della salute pubblica, con spirito di servizio e grande senso del dovere, contribuendo a garantire l’unità del Paese. A loro va la nostra profonda gratitudine per il prezioso contributo offerto.
Ai caduti di tutte le guerre, così come alle tante vittime di questa peste, esprimiamo il nostro sentito cordoglio!