In merito alle dichiarazioni di Luigi Iuppa, Sindaco di Geraci Siculo, rilasciate durante la seduta di Consiglio Comunale del 23.11.2020, in occasione del dibattito sul bilancio di previsione, la Coop. Sant’Antonio, velatamente chiamata in causa dal primo cittadino, intende fare alcune precisazioni.

Ci lascia l’amaro in bocca, innanzitutto, l’avere appreso del rammarico del Sindaco relativo al fatto che le somme destinate agli otto giovani in prosieguo amministrativo, ospiti del nostro Centro di Accoglienza, siano state le uniche a non poter essere utilizzate per altre attività.

Il risparmio economico da attuare sulla pelle dei nostri ragazzi, sempre sottaciuto nei verbali ufficiali, si è così improvvisamente palesato in una sede ufficiale in tutta la sua natura degenere.

Si tratta di un’affermazione che lascia basiti e che la dice lunga sulla scarsissima sensibilità da sempre mostrata da questa Amministrazione comunale, sulla scia delle due omologhe precedenti, sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione dei minori stranieri non accompagnati.

Il Comune e i Servizi Sociali di Geraci, in questi anni, non hanno fatto altro che ostacolare il percorso di autonomizzazione e d’inserimento sociale avviato dai nostri giovani ospiti in prosieguo amministrativo,  mai agendo nel loro superiore interesse e disconoscendo totalmente la loro storia personale, le loro necessità e le loro aspirazioni.

Prova ne sia la decisione adottata nelle scorse settimane di trasferire i ragazzi da Geraci, senza tenerne minimamente in conto le vulnerabilità e le necessità e privandoli totalmente del diritto alla partecipazione nell’adozione delle scelte che li riguardano.

I presunti “netti rifiuti” al trasferimento, di cui ha parlato il Sindaco, sono stati, in realtà, dei tentativi dei nostri ospiti di sottolineare il fatto sia di aver intrapreso percorsi scolastici e lavorativi, sia di aver costruito nel tempo amicizie e legami, che saranno certamente frantumati, gli uni e gli altri, in conseguenza dei paventati trasferimenti.

Possiamo ben dire, quindi, che di “muri che non volevano ascoltare” è costruito il Comune di Geraci e, in particolare, il Palazzo Municipale. Di certo, non sono tali i nostri giovani ospiti, le cui ragioni, fondate sulla legittima esigenza di voler tutelare il percorso fin qui svolto con impegno e sacrificio, sono state ripetutamente ignorate.

Francamente maldestro, poi, è stato il tentativo del Sindaco di voler minimizzare le difficoltà che si ritroveranno certamente ad affrontare i ragazzi allorché si dovranno “incardinare in un altro posto”. Ciò ci lascia ancora più basiti poiché è sintomo di noncuranza e di completa ignoranza dei processi che conducono un qualsiasi migrante a poter mettere radici salde e sicure in un luogo, evitando la clandestinità e tutto ciò che ne consegue.

Per completezza d’informazione, infine, va detto che la Coop. Sant’Antonio, mesi addietro, aveva offerto una concreta e fattiva collaborazione sulla questione al Sindaco Iuppa, proponendo di convertire il Centro di Primissima Accoglienza (c.d. FAMI), attivo a Geraci Siculo dal 2018, in un centro della rete ministeriale di seconda accoglienza (c.d. SIPROIMI), in modo da permettere ai ragazzi di continuare i percorsi di integrazione avviati, senza gravare di un centesimo sulle finanze comunali.

Ai fini della conversione, tuttavia, è condizione necessaria la disponibilità dell’Ente comunale che, ad oggi, non ha dato alcuna manifestazione d’interesse in tal senso, conducendo a pensare che, probabilmente, il Sindaco ha ragione quando dice che “non è solo una questione di ordine economico”, poiché tutto ciò sembra essere anche e soprattutto un problema di ordine politico oltre che di mancanza di lungimiranza.

A nulla vale, a questo punto, sbandierare che il Comune di Geraci Siculo ha ricevuto negli anni un ingente contributo dal Ministero degli Interni come premialità, assegnata in quanto “Comune virtuoso nell’accoglienza dei migranti” e da utilizzare senza alcun vincolo di spesa. Soldi che sono andati a sostenere negli anni vari servizi comunali, secondo le scelte effettuate dalle varie Amministrazioni in carica, e che sono, però, testimonianza eloquente di un virtuosismo di facciata, che non trova merito alcuno nell’azione politico-amministrativa comunale degli ultimi tempi, mai finalizzata, come detto, a promuovere occasioni, autentiche e vere, di integrazione dei migranti ospiti del nostro territorio.

Su una cosa, comunque, vogliamo fortemente rassicurare il Sindaco Iuppa: i nostri giovani comprendono appieno e sanno chiaramente cosa hanno chiesto e cosa vogliono e nessuno guida le loro scelte. È altamente offensivo effettuare certe insinuazioni nei confronti dei ragazzi, i quali sono perfettamente in grado di ponderare le loro decisioni in maniera libera e autonoma. Probabilmente chi deve rinsavire su queste questioni sta da qualche altra parte.

Sulla questione il sindaco Luigi IUPPA chiarirà in consiglio comunale.

Cooperativa Sant’Antonio