All’indomani della sentenza che riguarda il sindaco di Alimena,dove secondo il pm, Scrivano avrebbe pagato 2.500 euro per 50 preferenze,il suo avvocato Lo Re afferma che
“Faremo ricorso contro questa sentenza e anche contro la sospensione dalla carica”: “Chi compra dei voti dai mafiosi non paga con un assegno. E Scrivano pagò invece con un assegno tutte le spese connesse al comitato elettorale di Bagheria. Essendo poi di Alimena, non poteva sapere di certo chi fossero i boss bagheresi”. 

“Cari Cittadini,dice Scrivano,
mi sembra doveroso rivolgermi direttamente a Voi, che avete sempre dimostrato immenso affetto nei miei confronti, soprattutto in questo momento delicato per me, i Vostri messaggi pieni di affetto mi hanno riempito il cuore, perché mi hanno dato la conferma che Voi credete in me.
“Sono profondamente amareggiato per la sentenza ingiusta emessa ieri nei miei confronti, ma credo nella giustizia e sono sicuro che la verità trionferà, perché io non ho commesso il reato del quale sono stato accusato.”
Non avrei mai considerato di ricandidarmi alle elezioni comunali del 2018, se non fosse stato così.
Non mi sarei mai aspettato che mi potesse capitare nella vita doverVi parlare a questo proposito, ho investito tutta la mia esistenza nella politica e soprattutto nella politica Alimenese.
Non finirò mai di ringraziarVi per la fiducia che avete riposto in me, sempre e comunque!
Alimena è sempre stata la mia priorità assoluta e sono felice di avere investito il mio tempo e la mia energia per Alimena.
E come ho sempre fatto nella vita, non mi arrenderò e continuerò a combattere. A tal proposito, ringrazio il mio avvocato Vincenzo Lo Re, che con grande professionalità ha portato e continuerà a portare avanti le mie tesi difensive.
Rispetterò fedelmente le disposizioni del tribunale e delle leggi italiane, ma la mia amministrazione continuerà a lavorare per Voi, come ha fatto fin’ora.
Un affettuoso saluto”