Siamo al giro di boa del girone C del campionato di Lega Pro, ed è tempo dei primi bilanci su quanto si è visto in questi quattro mesi di stagione. Per il Palermo, le notizie non possono essere di certo positive, specialmente in virtù dell’ultima sconfitta casalinga contro il Francavilla che ha messo ancora più a rischio, e ancor più sotto il bersaglio della critica, il rendimento di alcuni giocatori e dell’allenatore Boscaglia.
Le diciotto partite fin qui disputate dalla compagine rosanero hanno portato la squadra del capoluogo siciliano a un mesto nono posto in classifica: poco se si guarda alle qualità a disposizione del tecnico all’interno della rosa costruita in estate e alle scommesse sul calcio che indicano il Palermo come una delle squadre che avrebbe potuto puntare alla promozione diretta, di certo troppo poco se si guarda alle ambizioni della piazza e alla storia della società palermitana. Insufficienti ma curiosi sono i numeri registrati dai rosanero in questa prima metà del campionato cadetto: sei vittorie, sei pareggi e sei sconfitte, con diciannove goal fatti e diciannove reti subite. Numeri che si equivalgono anche in maniera divertente, ma che denotano una mediocrità di fondo: basti pensare che solo sei squadre hanno totalizzato meno goal fatti, tolto il Trapani che non ha potuto proseguire il campionato.
A far discutere, e molto, in casa rosanero è stata la recente sconfitta interna contro la Virtus Francavilla, che segue il Palermo in classifica. La posizione dell‘allenatore Boscaglia e del suo operato è stata al centro di riflessioni all’interno della società, ma pare che non sia ancora in discussione: da un lato la società è preoccupata più dalle difficoltà economiche che stanno toccando in maniera importante il club, dall’altro il tecnico avrebbe voluto rinforzi maggiori nella sessione estiva di calciomercato e desidererebbe altri investimenti in questa sessione invernale.

Troppo altalenante dunque il rendimento del Palermo: anche nell’ultima partita casalinga, la squadra ha denotato diverse carenze dal punto di vista della tenuta mentale, andando in svantaggio nel primo tempo per poi pareggiare nella ripresa con Lorenzo Lucca . Non è la prima volta: anche nella partita casalinga con la Viterbese il Palermo era andato in vantaggio nel secondo tempo ma era stato poi rimontato, riuscendo a concludere il match sul 3-3 nel recupero; anche nel derby casalingo contro il Catania, gli acerrimi rivali avevano raggiunto il pareggio nei minuti finali, per giunta in mezzo a tantissime assenze.
Ciò che è sicuro è che al Palermo serva una sterzata immediata: se Ternana e Bari sembrano irraggiungibili, anche il terzo posto dell’Avellino si sta allontanando in maniera importante e dista già sette punti, e non sono permessi ulteriori ritardi in classifica. Boscaglia deve trovare fin da subito contromisure importanti per permettere alla squadra di risalire la china, e gli stessi giocatori devono reagire prima di tutto dal punto di vista mentale e psicologico: i playoff non sono lontani, ma l’andamento dei rosanero non può permettersi altri incidenti di percorso. La piazza di Palermo merita risultati assai migliori.