Il Teatro, l’ex Cine Teatro “Le Fontanelle” che dal nostro punto di vista non potrà che ospitare attività ed eventi esclusivamente POLICULTURALI (teatro, cinema e sala espositiva), come formidabile luogo di socializzazione, sfogo elettivo per le capacità creative e concreto fattore di crescita culturale per tutto il paese. Per tali ragioni intendiamo promuovere un’azione per rendere reale tale obiettivo e chiamiamo a raccolta tutte le Istituzioni, culturali e civiche, per una presa di posizione collettiva supportata, nella nostra speranza, dalla forza della volontà popolare.” Estratto dall’ invito al partenariato culturale del 24 novembre 2021 Così il 24 novembre scorso, dopo mesi a cercare e studiare le carte, abbiamo inteso attivare un percorso democratico e dal basso con il partenariato culturale castelbuonese per costruire TUTTI INSIEME il Manifesto per il Teatro ‘Le Fontanelle’. Da una pagina bianca, lo scorso 3 dicembre abbiamo definito una bozza che non era e non è il manifesto del Pd ma l’insieme degli articolati punti di vista tutti rispettabili ed egualmente dignitosi. Abbiamo chiesto a tutti, anche alle forze politiche disponibili al confronto, una ulteriore verifica con le correzioni da apportare ad una bozza che per tale motivo non era stata, certo, un prendere o lasciare. Tant’è che molti, tanti di coloro che hanno partecipato all’iniziativa dello scorso 3 dicembre, hanno apportato modifiche puntualmente e in maniera notarile inserite in una bozza via via più definitiva. Ci ha rammaricato una nota unitaria delle Istituzioni culturali comunali che esprimeva una rispettabile e legittima posizione unanime di non sottoscrizione con una chiusura unilaterale al confronto; ci ha rinfrancato il successivo confronto con personalità comunque impegnate in dette Istituzioni pronte a una fattiva collaborazione nel valutare e condividere idee e proposte. Ci ha impegnato la nota della Consulta giovanile che sollecitava una modifica, in un passaggio relativo “all’educare i giovani al silenzio” (con un senso che non era quello inteso dai ragazzi) che puntualmente, e in ogni caso, è stato tolto e pertanto non ci sono più motivi ostativi alla loro sottoscrizione. Poi l’evento del Partito Democratico del 27 dicembre con una partecipazione qualitativa e quantitativa straordinaria nel quale è stata lanciata la proposta di una sottoscrizione popolare di quel Manifesto che mai ha inteso giudicare il lavoro del progettista bensì le linee guida del committente. Sottoscrizione con “I Mille per le Fontanelle”, una pagina di storia dell’impegno civile a Castelbuono di cui TUTTI I PROMOTORI e partecipi, più o meno protagonisti ma di certo TUTTI consapevoli, devono essere orgogliosi e custodi.
Il 5 febbraio, infine, il deposito di 1026 firme a sostegno di un Manifesto per un “Teatro ad uso pubblico per eventi policulturali come tempio laico della cultura e casa della identità popolare castelbuonese ed artistica; questo era il Cine-Teatro “Le Fontanelle”, questo deve esser il Teatro “Le Fontanelle” completate le opere di restauro. MAI un luogo ad uso privato per lo svolgimento di attività eno-gastronomiche e ricreative che nulla abbiano a che vedere con la originale destinazione di uso definita cinque secoli fa dal momento della sua costruzione.” MILLEEVENTISEI (1026) GRAZIE!!!!!! Un nostro ringraziamento speciale sentiamo di doverlo esprimere all’Unione Provinciale del Pd di Palermo, al suo Segretario Rosario Filoramo, che oltre a partecipare a riunioni preliminari fra i promotori ci ha messo a disposizione la piattaforma per la realizzazione dell’evento del 27 dicembre; e poi al Pd Sicilia, al suo Segretario Anthony Barbagallo, che nell’istituendo Dipartimento Regionale dei Beni Culturali valuterà la nostra proposta culturale per Castelbuono e la Sicilia.. Un ringraziamento, infine, all’On. Rosa Maria Di Giorgi e il Maestro e Cavaliere Nicola Fiasconaro preziosi ganci con figure di eccellenza della cultura italiana; uno per tutti Giuseppe Tornatore che, regista e premio oscar, ha girato proprio in quella piazza alcune scene di “Nuovo Cinema Paradiso”. Questo risultato, ovviamente, è un punto di partenza. E’ il punto di partenza per ampliare la sottoscrizione, per utilizzare la forza del consenso popolare ed elettorale per apportare le necessarie modifiche al progetto in corso d’opera perché, e su questo non abbiamo dubbi, l’opera va fatta. Non può esser sprecata questa occasione, l’ultima probabilmente. E concluso il restauro, il Teatro per eventi policulturale così realizzato, sarà gestito e messo a reddito con l’insieme del patrimonio culturale castelbuonese, da una FONDAZIONE CULTURALE che vedrà partecipi imprenditori, il partenariato culturale castelbuonese, anche delle sue Istituzioni, e prestigiose Istituzioni culturali nazionali e regionali. Alcune firme sul Manifesto hanno un senso anche verso questo percorso già sul tavolo del nostro Dipartimento Regionale dei Beni Culturali. Ecco la nostra ambizione, questa è la nostra Visione che non necessita l’indicazione di un “novello Garibaldi”, come auspicato da qualcuno, ma di tanti protagonismi, di energie e di idee per liberare una comunità qualora qualcuno, ma non noi, la intendesse come un regno, un proprio regno.
Castelbuono, lì 16 febbraio 2021
Per il Coordinamento
Il Segretario
Vincenzo Capuana