Pubblichiamo la proposta personale del Generale di Brigata (Ris), Mario Pietrangeli (1) inviata al prof. Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e all’on. Dario Franceschini, Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBAC), per la riapertura delle storiche linee ferroviarie (a suo tempo chiuse al traffico), con un’alta valenza culturale e turistica.

Tra queste strade ferrate storiche sono incluse anche le tratte siciliane: Noto-Pachino, a unico binario e Alcantara-Randazzo, a scartamento ordinario. Le due linee ferroviarie furono rispettivamente sospese all’esercizio ferroviario nel 1986 e 1994, e dismesse nel 2002 e 2011.

Eccone il testo:

Invio (come cittadino), di seguito una Scheda sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) relativo al Recovery Fund (per la riapertura di storiche e di meravigliose linee ferroviarie – a suo tempo chiuse al traffico – con un’alta valenza culturale e turistica), come contributo positivo di pensiero nonché per doverosa e opportuna informazione.

Personali Proposte/Considerazioni Positive e Integrative al  PNRR (approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 gen. 2021)

Il Trasporto Ferroviario dovrà, negli anni futuri, ricoprire un ruolo centrale di un efficiente sistema integrato e sostenibile dei trasporti. Nella definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il Governo ha una grande opportunità di rispondere alle pressanti richieste dei tanti cittadini che propongono la riattivazione di alcune tratte ferroviarie locali dismesse, anche se solo a finalità turistiche (ai sensi anche della Legge 128 del 9 agosto 2017 articolo 2 sulle ferrovie turistiche).

Quanto sopra anche tenendo presente che il 2021 è l’Anno Europeo delle Ferrovie. In tale contesto la commissione Europea metterà in evidenza i vantaggi del trasporto ferroviario in quanto modalità di trasporto sostenibile, intelligente e sicura.

Ho esaminato il documento di cui al titolo e tenendo conto dei contributi acquisiti da parte di numerosi amici, conoscenti appassionati del trasporto ferroviari, ho individuato – oltre alla necessità del quadruplicamento della Linea Internazionale Chiasso Svizzera/Milano/Genova – i seguenti interventi riguardanti le infrastrutture ferroviarie che sono meritevoli di essere portati a compimento e di segnalazione alla S.V. per la loro alta valenza Turistico Culturale:

  • ripristino della linea Piemontese Bra – Ceva (nell’elegante e operoso Piemonte, in questi anni sono state chiuse numerose storiche ferrovie ora essenziali per il trasporto turistico/culturale ma anche per quello scolastico e per il trasporto dei lavoratori pendolari. Ferrovie che dovranno essere integrate anche con altri sistemi di trasporto pubblico);
  • ripristino della linea “Etrusca” e dei “Due Mari” Civitavecchia-Capranica (qui si interseca con la FL3 Roma Viterbo) – Valfabbrica (qui si interseca con la linea Cotral ex Atac  Roma Piazzale Flaminio prima Porta Civita Castellana Viterbo) – Orte (Lazio. Orte è un nodo ferroviario importantissimo sull’asse Nord Sud);
  • ripristino della linea Internazionale Castellanza (si intersecava con la linea Saronno Novara delle Ferrovie Nord Milano) – Castiglione Olona (borgo medioevale meraviglioso) – Malnate-Mendrisio/Svizzera (si interseca con due linee: Linea per Varese e linea Internazionale Lugano Chiasso Milano);
  • ricostruzione ai fini Turistici dell’antica linea (FAC, Ferrovia Appennino Centrale) Fossato di Vico (Stazione della ferrovia Roma Ancona) – Gubbio – Umbertide (si interseca con la Ferrovia Centrale Umbra, FCU, Terni Perugia San Sepolcro);
  • ripristino della linea Storica del “Duca di Montefeltro e di Raffaello Sanzio”: Fano-Urbino (Marche), Ferrovia con un Altissima Valenza Turistico Culturale;
  • elettrificazione della Como-Lecco (Lombardia);
  • ripristino della Alcantara-Randazzo (Sicilia);
  • ripristino della Noto-Pachino (Sicilia);
  • ripristino della Sicignano-Lagonegro (Sicignano è sulla Battipaglia Potenza e da Lagonegro anni fa partiva una ferrovia a scartamento ridotto per Spezzano.  Regioni interessate: Campania e Basilicata).

Il presente rapporto è inviato all’esame della S.V., per le determinazioni di competenza.

(1) Il Generale della riserva Mario Pietrangeli, figlio di ferroviere, è nato a Gubbio (Perugia). Risiede a Besozzo VA Lombardia. È un Generale dell’Arma del Genio della specialità ferrovieri (in pensione) dell’Esercito, entrato all’Accademia Militare di Modena nell’ottobre 1978 (160° corso), ha conseguito una laurea in Scienze Strategiche con il relativo Master presso l’Università di Torino e in seguito la Laurea in Scienze Diplomatiche e Internazionali presso l’Università di Trieste.  Ha ricevuto premi per le sue pubblicazioni (tra l’altro a Milano nel 2015 ha ricevuto il premio UNUCI Paladino della Memoria). Nella sua lunga carriera militare ha comandato anche le unità militari ferroviarie: la compagnia genio ferrovieri; il 1° Battaglione Genio Ferrovieri e il Reggimento Genio Ferrovieri. Da Comandante di Battaglione e di Reggimento ha partecipato con le sue unità alla ricostruzione della rete ferroviaria nei Balcani. Per tali attività ferroviarie militari ha ricevuto la Benemerenza del Comune di Fara in Sabina RI e del Rotary di Gubbio PG.

Foto dell’articolo:

La locomotiva FS 685.196 in testa a un treno storico, in sosta a Castelnuovo Garfagnana nel 2006. Sul tender, il fuochista riordina il carbone per agevolarne la presa e l’immissione nel forno. Questo modello è considerato una delle più riuscite locomotive a vapore per treni viaggiatori espressi delle Ferrovie dello Stato Italiane. Da Wikipedia.

Giuseppe Longo