Oggi ricorre un anno dalle prime chiusure in Italia, il 7 marzo 2021 si spensero definitivamente i nostri schermi. Oggi, a distanza di un anno siamo pronti per la ripartenza, l’intera filiera è compatta in un continuo dialogo con le istituzioni e il ministro Franceschini. Le parole del Presidente del Consiglio Draghi ci danno forza e speranza di guardare al futuro:”Le restrizioni per la pandemia – ha affermato nel suo discorso il Presidente- hanno messo a dura prova musei, cinema, teatri, tutto lo spettacolo dal vivo. Un comparto che va sostenuto perché il rischio è quello di perdere un patrimonio che definisce la nostra identità. Il ritorno nel più breve tempo possibile alla normalità deve riguardare anche la cultura in tutte le sue forme, imprescindibile per la crescita del Paese”. Intanto, in questo giorni, il Ministro Franceschini invita a “ragionare sulla riapertura” di teatri e dei cinema. Un’operazione che, a suo avviso, non va fatta per proclami o annunci ma per passi possibili. “In questi mesi abbiamo capito che i luoghi pericolosi sono quelli dove togli la mascherina – afferma il Ministro – già dalla riapertura estiva, nei teatri e i cinema c’erano misure di sicurezza rigide che si sono rivelate efficienti: mascherina, distanziamento, igienizzazione delle mani, santificazione dei locali – e conclude- Ad oggi i teatri e i cinema sono chiusi in Francia, Germania, Regno Unito, Belgio e Portogallo. Ma siccome l’Italia è l’Italia vorrei che fossimo i primi a riaprire”.