“Cari amici e care amiche, anch’io voglio esprimere la mia gratitudine e la mia riconoscenza al carissimo dottor Alfino Zafarana che, da qualche giorno, ha concluso il suo servizio di medico di base a Polizzi Generosa per il meritato riposo.
Lo conosco sin da quando ero bambino. Infatti, frequentando la bottega dello zio Vincenzo, come apprendista falegname, lo incontravo spesso quando veniva a trovare l’anziana nonna che abitava sopra la falegnameria di via Teutoni.
Il dottore Alfino è nato a Polizzi il 16 febbraio 1951 dai genitori Gandolfo e Santa Li Puma, morta ultra centenaria, fratello della professoressa Giuseppina, che, tra l’altro, è stata mia insegnante di storia e geografia in 2ª e 3ª media. Dopo aver frequentato il liceo classico al don Bosco di Palermo, si è iscritto alla facoltà di medicina dell’università di Palermo. Nel mese di luglio del 1977 ha conseguito la laurea in medicina generale e, successivamente, la specializzazione in Urologia. Subito dopo, appena laureato, si è inserito nel mondo del lavoro. E così, il primo gennaio del 1978, è stato assunto dall’U.S.L. iniziando a svolgere la sua professione. È stato assistente nel reparto di Chirurgia e nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Petralia Sottana.
A gennaio del 1979, a seguito del pensionamento del dottor Gaetano Cilibrasi, medico molto bravo e preparato, ha aperto il suo ambulatorio a Polizzi Generosa. E così, per ben 42 anni, ha assistito migliaia di pazienti, suoi compaesani.
Alfino Zafarana è stato un bravo medico, sempre gentile e disponibile nell’assistere i suoi pazienti e nel seguirli nel corso della loro vita. È stato il mio medico e della mia famiglia.
Alfino non si è tirato indietro anche in questi mesi tremendi, segnati dalla Pandemia. Infatti, pure Lui è stato contagiato dal Coronavirus. Grazie a Dio, è guarito ed è tornato a proseguire la sua professione. È stato membro dell’associazione medici cattolici e medici madoniti.
Il dottor Alfino è stato impegnato anche nel sociale per la crescita culturale e spirituale del suo paese e non solo. A tal proposito, qualche anno fa, ha voluto donare al Comune centinaia di pezzi per l’allestimento di un museo etno-antropologico, memoria di un passato glorioso e laborioso della città di Polizzi.
Adesso, che è andato in pensione, gli auguriamo un buon meritato riposo, circondato dall’affetto dei suoi familiari ed amici.
Auguri, dottor Alfino. “

(Padre S. Scileppi)

PREGHIERA DEL MEDICO
DI GIOVANNI PAOLO II (26 giugno 2000)

Medico Divino,
che nella tua vita terrena
hai prediletto coloro che soffrono
ed hai affidato ai tuoi discepoli il ministero della guarigione,
rendici sempre pronti
ad alleviare le pene di nostri fratelli.
Fa’ che ciascuno di noi,
consapevole della grande missione che gli è affidata,
si sforzi di essere sempre,
nel proprio quotidiano servizio,
strumento del tuo amore misericordioso.
Illumina la nostra mente,
guida la nostra mano,
rendi attento e compassionevole il nostro cuore.
Fa’ che in ogni paziente
sappiamo scorgere i lineamenti del tuo Volto Divino.

Tu che sei la Via
donaci di saperti imitare ogni giorno
come medici non soltanto del corpo
ma dell’intera persona,
aiutando chi è malato a percorrere con fiducia
il proprio cammino terreno,
fino al momento dell’incontro con Te.

Tu che sei la Verità,
donaci sapienza e scienza
per penetrare nel mistero dell’uomo
e del suo trascendente destino,
mentre ci accostiamo a lui
per scoprire le cause del male
e per trovarne gli opportuni rimedi.

Tu che sei la Vita,
donaci di annunciare
e testimoniare nella nostra professione
il “Vangelo della vita”
impegnandoci a difenderla sempre,
dal concepimento al suo temine naturale,
e a rispettare la dignità
di ogni essere umano,
specialmente dei più deboli e bisognosi.

Rendici, o Signore,
buoni Samaritani,
pronti ad accogliere,
curare e consolare
quanti incontriamo nel nostro lavoro.
Sull’esempio dei santi medici
che ci hanno preceduto,
aiutaci ad offrire il nostro generoso apporto
per innovare costantemente le strutture sanitarie.
Benedici il nostro studio
e la nostra professione,
illumina la nostra ricerca
ed il nostro insegnamento.

Concedici infine che,
avendo costantemente amato e servito Te
nei fratelli sofferenti,
al termine del nostro pellegrinaggio terreno
possiamo contemplare il tuo volto glorioso
e sperimentare la gioia dell’incontro con Te,
nel tuo Regno di gioia e di pace infinita.
Amen.