Ci sono i pianeti solari ed altri che rientrano nel nostro microcosmo umano.
Quello umano ne comprende parecchi, sono i pianeti delle emozioni, vi parliamo oggi del pianeta “nostalgia”, indecifrabile alcune volte, eppure cosi presente con i suoi tuffi nel cuore, capace di alzare onde altissime nel mare della nostra vita per poi placarsi dolcemente.
Pianeta nostalgia, ci fa immergere in un mondo dove sapori, colori, sensazioni, profumi tornano alla memoria e solleticano la ricerca di luoghi lontani , cassetti di ricordi che ci furono un tempo cari.


Nostalgia è una ricerca simbolica di casa, di persone, di affetti, di sentimenti, molto si è scritto su di lei, questa donna dai contorni sfumati, che appare ogni tanto come fantasma per solleticare la nostra mente.
Ha ispirato scrittori, musicisti, poeti, l’intera Odissea è un’esempio d’opera di nostalgia, Ulisse in tutto il suo peregrinare, rivolge il suo pensiero spesso al passato, alla sua famiglia.
Benchè spinto dalla voglia di viaggiare non ha mai smesso di pensare alla sua casa, alla sua donna, a suo figlio, a suo padre, al suo potere.
Nostalgia, qualcuno ha scritto è il dolore del viaggiatore che desidera ritornare in un luogo a lui caro.


La nostalgia è un sentimento dolce e amaro, da un lato ci porta inquietudine nel presente, ma anche a guardare con gioia il passato.
La nostalgia ci ricorda che la vita è un continuo cambiamento , cambiare è un’adattarsi continuamente a nuove situazioni, questo adattarsi non è sempre un compito facile da realizzarsi.
Sembra che chi sperimenta la nostalgia ha un forte senso del significato della vita, è una sensazione forte che genera movimento, che non và confuso col rimpianto, la nostalgia stimola il desiderio e orienta le azioni.
Ha un grande potenziale, ci fa diventare viaggiatori curiosi, ci spinge verso nuove direzioni, provarla dunque non è negativo come li per li, siamo abituati a pensare.
È trascorso quasi un anno da quando è scoppiato il grande putiferio del covid, abbiamo trascorso momenti di grande paura e tensione , la nostalgia per la perdita della libertà di movimento l’abbiamo vissuta tutti, la libertà di scendere in strada e assaporare la vita che scorre tra i vicoli delle nostre città, la nostra Palermo si è addormentata , è diventata una signora silenziosa, nel suo silenzio però si sente tutta la vivacità di una città che ha sapori ed odori forti di vita, che vogliono tornare ad esistere.


Quanta nostalgia nel volere ritornare a vivere la normalità, con tutti i suoi suoni.
Vogliamo che i teatri tornino a produrre cultura, che la musica ci allieti con i concerti, che i film nei cinema tornino a farci qualche volta sorridere, qualche volta pensare.
Abbiamo voglia di colori forti, non certo associati a chiusure per motivi di salute, che la nostalgia sia un monito lo abbiamo detto sempre più spesso per apprezzare ed avere cura delle cose.
Lo diceva Proust in una tazza di tè profumata può conservarsi un’oceano di emozioni , auguriamoci che le nostre azioni rispecchino i nostri desideri, nel senso che : se desideriamo pace , coltiviamola, se desideriamo la salute cerchiamo di essere attenti osservatori delle regole, altrimenti non avremmo più solo nostalgia, ma terribili rimpianti.

In foto, un angolo dolce e romantico di Palermo scattata da Maurizio Francesco.