Il Sindaco Rosario Lapunzina ed il Vescovo mons. Giuseppe Marciante, a Cefalù, in piazza Duomo, sono rimasti accanto a circa 200 Operatori Economici della città che hanno voluto manifestare con un pacifico sit-in per denunciare, con il crollo del turismo, la fine di ogni speranza di una vicina e almeno parziale ripresa economica.
Le categorie presenti: FederAlberghi , A.R.C.H. (Associazione Ristotatori Cefalù ho.re.ca.), Cefalù Com (commercianti ), Cefalù Extralberghieri, le Guide Turistiche e altri operatori di settore.
Il Sindaco in una nota indirizzata al Prefetto Giuseppe Forlani ha ricordato che Cefalù, località turistica di livello internazionale, la cui economia poggia pressocché esclusivamente sulle fondamenta del turismo, rischia di finire sepolta da macerie economiche, sociali, occupazionali che possono ben paragonarsi a quelle materiali lasciate dai due conflitti bellici mondiali.
Il Presidente dei Ristoratori Giuseppe Provenza in una intervista al Giornale di Cefalù ha denunciato i ristori farsa e le tasse incalzanti e non proporzionali al più recente reale fatturato delle imprese.
Insieme con i miei concittadini, le rivolgo un accorato appello – sono parole che il Sindaco ha indirizzato al Prefetto – affinché Ella si faccia latore presso il Governo Nazionale delle richieste del tessuto sociale e produttivo di Cefalù, la ‘Perla del Tirreno’ la cui lucentezza non può essere lasciata opacizzare, forse definitivamente, dal blocco del turismo conseguente alla pandemia in atto.
Investire sulla rinascita del turismo, significa investire su un nuovo modello di sviluppo di cui Cefalù, la Sicilia, l’Italia intera hanno immediato bisogno.
La manifestazione si è svolta non a caso il 17 marzo, ricorrenza della solennità civile del Giorno dell’Unità Nazionale, della Bandiera e dell’Inno Nazionale.