L’Associazione Siciliana Amici della Musica è orgogliosa di presentare il concerto di uno dei suoi artisti residenti, Giovanni Sollima, registrato nella splendida cornice dell’Orto Botanico di Palermo. Sabato 17 aprile alle 10, sul sito internet dell’Associazione (www.amicidellamusicapalermo.net) e sui suoi canali social, il poliedrico violoncellista palermitano eseguirà le Suite di Bach e due suoi inediti, in cui i suoni dello strumento e della natura si fonderanno diventando un tutt’uno. Un lungo, meticoloso e travagliato lavoro di ricerca che il musicista ha avuto modo di intraprendere durante i mesi di lockdown.
 Si comincerà con l’inedito Song: si attraverseranno i bellissimi viali dell’Orto, tra piante, fiori e alberi rari e Giovanni Sollima, con il suo inseparabile violoncello, eseguirà la versione strumentale di un’aria che fa parte di Acqua Profonda, opera composta ad aprile scorso. A seguire la Suite 6 in Re Maggiore, BWV 1012 di Bach, nella suggestiva serra Carolina dell’Orto Botanico. “Sembra un paradosso, ma solo il lockdown poteva darmi la possibilità di fare qualcosa che da anni tentavo senza alcuna speranza di successo – racconta Sollima -. Andare a fondo, esplorando molto lentamente il manoscritto attribuito ad Anna Magdalena delle Suites per violoncello di Bach, è un’impresa difficile, se non impossibile, che richiede tanta lentezza.Non si è mai pronti con Bach, cambia ogni giorno, senti di scoprire qualcosa che ti era sfuggito, ti accorgi che tutto ciò che in quel manoscritto può sembrare una svista, mancante o illogico, è invece frutto dell’ingegno, concetto di variazione continua. Poi ti rendi conto di cercare il suono, che non è regolato sui parametri di oggi e hai un minimo di risposta sulla questione “espressiva” che nulla ha a che vedere con ciò che la visione ottocentesca e in buona parte novecentesca ci dà della stessa immagine di Bach. La sesta suite è scritta per cinque corde, la risonanza e l’angelica trasparenza sostituiscono immediatamente la carnalità (e certa monumentalità) delle quattro corde, con cui di solito viene eseguita. Percepire la sesta suite in uno luogo come quello dell’Orto Botanico – riprende Sollima – spazio reale ma che sembra irreale, mentale, è un’esperienza unica. Trovo di forte significato, simbolico e oltre, suonare in un luogo dove la natura del pianeta ci raccolta la sua storia, ci costringe ad ascoltarla. Le suites, e quel manoscritto, parlano lo stesso linguaggio e vivono in una dimensione intima”. Il concerto si chiuderà con un altro inedito, Jook-ru-pa, un brano pensato qualche anno fa da Sollima in Australia, scritto poi nel 2019 .“Ho voluto lasciarlo informale, aperto, l’incipit è quasi parallelo al Prélude della sesta suite, ma il brano nasce e vive altrove – conclude il violoncellista -. Di solito prevedeva l’interazione del pubblico, adesso è una cosa improponibile e quindi abbiamo cercato il vento e altre sorgenti sonore”. “Il concerto è una produzione di cui l’Associazione Siciliana Amici della Musica è molto orgogliosa – dice Milena Mangalaviti, presidente dell’Associazione -: mettere insieme uno dei nostri artisti residenti di fama internazionale, Giovanni Sollima, in un luogo pieno di suggestioni come l’Orto Botanico di Palermo, con un programma musicale così ricco e variegato, è un modo per avvicinarci al nostro pubblico, far sentire la nostra presenza nonostante il momento difficile che tutte le istituzioni culturali stanno vivendo, con la speranza di tornare presto a fare musica nei teatri, non per il pubblico ma CON il pubblico!”. PROGRAMMA: Giovanni SollimaSong da Acqua Profonda (2020) J.S.BachSuite n.6 in re maggiore BWV 1012Preludio,Allemanda,Corrente,Sarabanda,Gavotta I e IIGiga Giovanni SollimaJook-ru-pa (2019)